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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Blitz del sindaco di Rossano a Bucita

Antoniotti: “Pronto a chiudere l’impianto se tutta la documentazione richiesta non dovesse essere conforme ai rigidi parametri previsti dalla legge”

Blitz del sindaco di Rossano a Bucita

Antoniotti: “Pronto a chiudere l’impianto se tutta la documentazione richiesta non dovesse essere conforme ai rigidi parametri previsti dalla legge”

 

 

ROSSANO (Cs) – Stamani, il Primo cittadino, accompagnato da una delegazione tecnico-istituzionale, composta dal Presidente dell’Assise civica Vincenzo Scarcello, dal segretario generale Nicola Middonno, da una rappresentanza della Giunta e del Consiglio comunale, dai responsabili degli Uffici comunali e da una delegazione del comitato civico, si è recato sul sito di Bucita, per effettuare un sopralluogo.

Al termine della perlustrazione, alla presenza del responsabile dell’impianto tecnologico Luigi Merenda, è stata inoltrata al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria formale richiesta di accesso a tutta la documentazione autorizzativa del complesso.

La nostra visita, oggi, a Bucita – dichiara il Sindaco Antoniotti – nasce dalla necessità di verificare se il sito indicato nel bando regionale rifiuti, sia idoneo a ricevere quotidianamente, in totale sicurezza, il “tal quale” prodotto nell’intera Provincia di Cosenza. Al termine del sopralluogo, durante il quale sono stati effettuati rilievi tecnici e ambientali, abbiamo chiesto di ricevere tutta la documentazione di adeguatezza della struttura. Nell’eventualità in cui, anche il minimo parametro non dovesse rientrare nei limiti previsti dalla legge, non esiterò un attimo a chiudere l’impianto.

Intanto, nella mattinata odierna pare che si sia provveduto all’apertura delle offerte pervenute per l’aggiudicazione della gara d’appalto regionale. – Anche in questo caso – evidenzia a proposito Antoniotti – la procedura non è chiara. Innanzitutto non soddisfa la risposta ricevuta dalla Stazione unica appaltante, a seguito delle risultanze del tavolo tecnico regionale. Il dirigente del dipartimento Ambiente, infatti, in quell’occasione dichiarò che ogni modifica avrebbe potuto delegittimare il Bando e che la cancellazione della clausola Bucita avrebbe fatto venire meno le garanzie per un’ampia partecipazione di ditte alla gara. Rifiutando, tra l’altro, ogni altra proroga delle procedure d’appalto, che invece avevamo chiesto per trovare soluzioni alternative e meno gravose per il territorio. Eppure, al loro rifiuto i nostri legali hanno confermato che un prolungamento dei termini non avrebbe né ostacolato, né delegittimato, né compromesso l’iter procedurale. Nonostante ciò – afferma ancora il Sindaco – si è scelto di andare avanti e pare che stamani, all’apertura delle buste è risultato partecipante un solo concorrente: una Ati composta da quattro ditte. Dunque, qualcosa di anomalo c’è e chiederò alla Regione di accedere agli atti, dopodiché mi rivolgerò alla Procura della Repubblica. Mi rendo conto – conclude Antoniotti – che questa è una lotta impari, tra la Davide e Golia, tra un Comune e la sua Regione, che ha abdicato al ruolo di rappresentare le volontà della gente. Loro hanno dalla loro parte un complesso burocratico enorme, noi invece abbiamo il sostegno univoco dei cittadini di un’area della Calabria che è ormai stanca di subire continui soprusi.

Garantiamo il nostro costante impegno a difesa di questo territorio – dichiara in conclusione il presidente Scarcello -, pertanto chiedo ufficialmente ai responsabili del comitato civico di estendere la loro condivisibile battaglia non solo a difesa di Bucita ma dell’intero territorio. Perché la nostra lotta dovrà vederci in prima linea anche nell’eventualità in cui, nelle prossime ore, si dovessero scegliere siti nel territorio limitrofi che comporterebbero comunque il transito della spazzatura sulle nostre strade.

Al termine del sopralluogo è stata avanza formale richiesta di accesso alla documentazione. In particolare sono stati richiesti: certificati di agibilità; schede catastali; le autorizzazioni Arpacal; le certificazioni sulla sicurezza dell’impianto, sulla destinazione d’uso, sulla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro; la Valutazione d’impatto ambientale e strategico.