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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Biotestamento, Saviano: “Ddl illiberale, non c’è libera scelta”

Biotestamento, Saviano: “Ddl illiberale, non c’è libera scelta”

“Da Beppino Englaro battaglia di democrazia”

Biotestamento, Saviano: “Ddl illiberale, non c’è libera scelta”

“Da Beppino Englaro battaglia di democrazia”

(ANSA) ROMA – Il ddl sul biotestamento, che arrivera’ alla Camera in marzo, ”sembra un ddl liberale ma in realta’ non lo e’: complica le cose, burocratizza e non va nella direzione della libera scelta”. E’ questo il pensiero dello scrittore Roberto Saviano, intervenuto sul tema in un videomessaggio che sara’ proiettato questa sera a Roma in occasione dell’Happening teatrale ‘Le ragioni del cuore – testamento biologico. Sentimenti e diritti a confronto’, con la partecipazione del senatore Ignazio Marino e di Beppino Englaro. La ”tragedia – ha detto Saviano – e’ continuare a raccontare tale battaglia come una battaglia pro-morte”. Al contrario, discutere del diritto alla liberta’ di decidere, quando si sta ancora bene, delle cure che si vogliono o non si vogliono in caso di malattia irreversibile, ha sottolineato lo scrittore, ”non e’ una scelta che riguarda solo un eventuale stato di malattia, ma poter scegliere su questo e’ un passo per poter costruire una societa’ diversa”. Questa, ha proseguito Saviano, ”e’ una battaglia che riguarda la vita, la costruzione della democrazia, e’ un passo verso la liberta’ perche’ e’ un passo verso la scelta”. Saviano ha quindi motivato il ricorso ad un videomessaggio: ”Volevo esserci anch’io questa sera – ha detto – ma ho molte difficolta’ di movimento per la mia vita ed e’ piu’ facile arrivare con un videomessaggio”. Riferendosi quindi a Beppino Englaro, quella da lui condotta, ha affermato, ”e’ una battaglia di democrazia; poteva ottenere la fine dell’accanimento terapeutico sulla figlia Eluana in modo clandestino, per i malati terminali infatti cio’ e’ ormai tollerato anche in ospedale, invece – ha proseguito – si e’ rivolto alle istituzioni, e questa e’ democrazia”. Saviano ha quindi affermato di aver ricevuto lettere da famiglie di malati terminali ‘abbandonati’: ”La scelta di Englaro – ha commentato – non va ad isolare queste persone, ma al contrario accende una luce anche su di loro”. Chi decide infatti di voler continuare a vivere in tali condizioni terminali, ”puo’ continuare a farlo; la decisione di Beppino Englaro – ha concluso Saviano – e’ una decisione di liberta”’.
SIT-IN ASS.COSCIONI, NO A LEGGE LIBERTICIDA – Una legge ”liberticida” e ”incostituzionale” che sarebbe meglio ”non fosse approvata”. Nel giorno in cui il disegno di legge sul testamento biologico doveva approdare in Aula alla Camera (ma e’ stato rinviato per la precedenza del Milleproroghe) l’associazione Luca Coscioni, insieme al coordinamento laico nazionale, che raggruppa una quarantina di associazioni in tutta Italia, ha organizzato un sit-in davanti a Montecitorio per protestare contro l’approvazione del testo e dire ‘no’ alla ”tortura di stato”. I manifestanti, alcune decine, chiedono ”che sia rispettato il diritto costituzionale all’autodeterminazione terapeutica” che ”ciascuno possa scegliere come vivere e morire un base alla propria personale e insindacabile idea di dignita”’ e che ”sia garantita la liberta’ di scelta”. Tra i volantini, distribuiti davanti alla Camera, anche una vignetta ”Ma che e’ sto testamento biologico? Boh…sara’ quello senza conservanti!”. Anche se approvata, cosi’ com’e’, spiega l’avvocato Filomena Gallo, vicepresidente dell’associazione Coscioni, ”sicuramente finira’ davanti al tribunale, perche’ incostituzionale. La Corte, gia’ con la legge 40, ha lanciato un monito alla classe politica invitando a lasciare al medico, con il consenso del paziente, le giuste scelte. Questa invece e’ una legge che di fatto impedisce di esercitare i propri diritti”. Un provvedimento ”ideologico” aggiunge Cinzia Gori, nell’equipe che si occupo’ di Eluana Englaro a Udine fino alla sua morte, che ”chiediamo ai parlamentari di non votare”. Anche perche’, conclude Rocco Berardo, esponente dei Radicali, ”alla fine non e’ altro che una legge fatta per espiare i ‘peccati del premier’ ”.
CALIPARI (PD), FERMIAMO LA NUOVA LEGGE – ”Voglio aggiungere la mia firma a chi ha preso l’iniziativa di fermare fuori dall’aula del Parlamento la nuova legge sul testamento biologico”. Lo dice Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati del PD, firmando sul sito www.autodeterminazione.it, l’ appello promosso da La Repubblica. ”Questo governo – afferma Calipari – concentrato su Berlusconi: dalle sue guerre contro i giudici ai suoi festini, riapre la sua agenda etica a fini puramente strumentali, cercando credenziali e salvacondotti impossibili. Invitando tutti a sottoscrivere la petizione, come parlamentare faro’ la mia battaglia qui alla Camera perche’ si impedisca l’approvazione di una legge che violi i limiti imposti dal rispetto della persona umana e dunque l’articolo 32 della nostra bella Costituzione”.
GASPARRI: CATTOLICI RIFLETTANO SU LAICISMO PD – “Mentre il Pd appare sempre più allo sbando commissariato dai vari Vendola e Renzi che delegittimano ogni ora di più la vacillante guida di Bersani, ‘Repubblica’ continua nella sua intensa attività di eterodirezione della sinistra italiana”, è l’accusa lanciata al Pd dal presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, in riferimento all’articolo firmato da Stefano Rodotà sul quotidiano  nel quale l’ex presidente della privacy invita a bocciare la legge sul biotestamento all’esame della Camera. “Pubblicando l’appello di Rodotà contro la legge sul testamento biologico – spiega Gasparri – ci fa capire chiaramente quali sono i nuovi equilibri che si stanno disegnando a sinistra. I cattolici, le loro scelte, le battaglie in difesa della vita devono essere cancellati. Questo significa l’appello di Repubblica e Rodotà, e la sinistra certamente si metterà agli ordini di chi la dirige. Trovando sponde anche tra coloro che, in nome di un esasperato laicismo, hanno messo un presunto partito di destra di opposizione nella mani di coloro che la pensano come Rodotà. Devono riflettere i cattolici che trovano nel centrodestra l’unico argine ad una deriva laicista che ci porterebbe dritti all’eutanasia, alla legalizzazione della droga, alla devastazione della famiglia”. “Non è un caso – prosegue Gasparri – che la Cassazione abbia osato dare ordini al Parlamento affinché vari delle assurde leggi per consentire ai single di adottare. Leggi che ovviamente non saranno mai varate. Di questo bisogna discutere e le offensive della sinistra giudiziaria servono a delegittimare un centrodestra che rappresenta, soprattutto grazie al PdL, un saldo e sicuro riferimento per chi difende i valori che sono dei cattolici ma che sono alla base della stessa identità ed unità della nostra Nazione. E’ in ballo, insomma, qualcosa di più che uno scontro su chi guida il governo. Si tenta di cancellare una prospettiva politica – è la conclusione di Gasparri – per imporre, tra complotti giudiziari ed appelli alla Rodotà, la prevalenza di proposte e di progetti che sono largamente minoritari nel paese”.
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