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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Bilancio partecipato Rende, Miceli (M5S): “Una bufala” "Operazione poco trasparente. Quali criteri utilizzati dall’ente per convocare le associazioni?"

Bilancio partecipato Rende, Miceli (M5S): “Una bufala” "Operazione poco trasparente. Quali criteri utilizzati dall’ente per convocare le associazioni?"
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Rende (Cs)* – Per il bilancio partecipativo, che nel resto d’Italia è a
costo zero mentre a Rende ai cittadini è costato ben 35mila euro, Manna
convoca solo alcune associazioni attive sul territorio, escludendone altre,
così come ci hanno riferito direttamente i rappresentati delle stesse.

Il bilancio partecipativo promosso da questo esecutivo passerà alla storia
come la più grande mistificazione politica della realtà. Dopo una prima
fase di sondaggio telefonico, meglio nota come “bilancio telefonato”, una
seconda fase questionario on line dove mancava la benché minima certezza
della veridicità dei dati raccolti, ora iniziano i colloqui col tessuto
associativo della città. Ma quali associazioni hanno avuto l’onore di
essere invitate all’incontro così tanto sbandierato dalla maggioranza? Con
quali criteri sono stati contattati questi soggetti del terzo settore e
perché molti altri sono rimasti all’oscuro di tutto?

Abbiamo iniziato a nutrire seri dubbi su questa iniziativa a partire dalla
prima presentazione della stessa ai consiglieri e agli assessori del Comune
di Rende. Già in quell’occasione, a dire la verità poco partecipata,
abbiamo portato avanti perplessità sul metodo di lavoro adottato da
Demoskopika, società chiamata tramite affidamento diretto, su impulso
dell’esecutivo di centro destra. Dopo tutto una società che si occupa di
ricerca economica e sociale che c’entra con una iniziativa di carattere
partecipativo del Comune?

Un bilancio partecipativo è un percorso di carattere sociale, politico e
culturale, teso ad avvicinare i cittadini alle attività del Comune e a
renderli partecipi delle scelte amministrative dell’ente pubblico. È un
percorso di conoscenza che si struttura nel tempo, che semplifica la
lettura di un bilancio comunale, che offre ai cittadini di possibilità di
esprimersi nel merito delle scelte dell’amministrazione. Tutto il
contrario, dunque, di ciò che sta portando avanti Manna a Rende

Abbiamo già avuto modo di chiarire al primo cittadino che un bilancio
partecipativo che parte senza la necessaria costituzione dei comitati di
quartiere puzza di bufala. Oggi, quindi, non siamo meravigliati della
strada poco partecipativa che ha preso questa iniziativa, semmai ci lascia
perplessi la volontà dell’esecutivo di mostrare una realtà che nei fatti
non esiste.

Come Movimento 5 Stelle non possiamo che prendere le distanze da questo
progetto portato avanti dall’esecutivo di centro destra in maniera così
sfacciata nei confronti della cittadinanza tutta. E rinnoviamo l’invito
all’esecutivo di iniziare a fare le cose per bene, di portarle avanti in
maniera concreta e non come mero spot elettorale. Il bilancio partecipativo
è una cosa seria. Affermazione che stona se riferita al governo della
nostra città.

*Domenico Miceli*

*Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende