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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Battute finali del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher

Battute finali del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher

Amanda: ‘Non ho ucciso, voglio tornare a casa’. Sollecito: ‘Non ho mai fatto del male. Dateci nuove speranze’

Battute finali del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher

Amanda: ‘Non ho ucciso, voglio tornare a casa’. Sollecito: ‘Non ho mai fatto del male. Dateci nuove speranze’

 

PERUGIA – E’ cominciata l’ultima udienza del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher in corso a Perugia. In aula i due imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito.

”Mi viene chiesto il carcere a vita o addirittura la pena di morte”, ma io ”non ho mai fatto del male a nessuno”. Cosi’ ha detto Raffaelle Sollecito nelle dichiarazioni spontanee rese oggi alla Corte d’assise d’appello.

”Io ho perso un’amica nel modo piu’ brutale e inspiegabile”. Cosi’ Amanda Knox nelle prime dichiarazioni davanti alla Corte nel processo di appello. ‘Sono la stessa persone che ero allora. La sola cosa che mi distingue da 4 anni fa e’ quello che io sofferto in 4 anni”.

In precedenza a prendere la parola e’ stato l’avvocato Luciano Ghirga difensore dell’americana.

La sentenza sara’ letta probabilmente in serata, e saranno presenti la madre, un fratello e la sorella di Meredith. Impossibile pero’ al momento qualsiasi previsione sull’orario della lettura del dispositivo. La decisione della Corte sara’ trasmessa in diretta dalle principali tv mondiali. Oltre 400 i giornalisti accreditati. Sollecito e la Knox, che stanno scontando in carcere condanne a 25 e a 26 anni di reclusione saranno entrambi presenti in aula. I due ex fidanzati si sono sempre proclamati estranei al delitto di Meredith Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007.

MADRE E SORELLA: ALLIBITE TAM TAM ASSOLUZIONE – Sono ”allibite per la prosecuzione di un tam tam mediatico di assoluzione dei due imputati” Arline e Stephanie Kercher, madre e sorella di Meredith. ”Un tam tam che continua nonostante tra poche ore la Corte d’assise di secondo grado si ritirera’ in camera di consiglio” hanno rilevato attraverso il loro legale Francesco Maresca.
”Ci vorrebbe invece il silenzio totale – sottolineano Arline e Stephanie Kercher – per permettere ai giudici di emettere la sentenza liberamente”. ”Comunque verremo a Perugia – concludono la madre e la sorella di
Meredith – con assoluta fiducia nei giudici italiani e per ricordare Meredith davanti alla Corte”. Arline e Stephanie Kercher, insieme a Lyle, un altro dei fratelli di Meredith, sono a Perugia. Probabilmente non ce la faranno a partecipare alla fase finale dell’udienza. Saranno comunque in aula per la sentenza, accanto ai loro legali di parte civile, Francesco Maresca e Serena Perna. A Londra hanno invece scelto di rimanere il padre di Meredith e l’altro fratello, che si chiamano entrambi John.
redazione@approdonews.it