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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Barbanti e Molinari, liberi da e liberi di, si danno un’ “Alternativa” Il deputato e il senatore lasciano il Movimento 5 stelle

Barbanti e Molinari, liberi da e liberi di, si danno un’ “Alternativa” Il deputato e il senatore lasciano il Movimento 5 stelle
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Alla fine il cerchio si è chiuso. Il 27 gennaio scorso il deputato
Sebastiano Barbanti, eletto alla Camera nel 2013 con i voti del Movimento 5
Stelle, ha lasciato il gruppo parlamentare. Insieme ad altri fuoriusciti
dal movimento è entrato nel nuovo gruppo “Alternativa libera” che si
propone di “cambiare l’Italia, con coerenza e responsabilità ” entrando a
pieno titolo a far parte di quel sistema che sostiene di combattere. Nulla
di cui stupirsi. In particolare gli attivisti cosentini, città di
provenienza del deputato, avevano più volte segnalato la sua insofferenza e
il suo atteggiamento lontano dalle logiche 5 stelle, giungendo il 3
dicembre scorso allo scontro diretto con un comunicato in cui espressamente
chiedevano il suo allontanamento dal Movimento. Considerate le prese di
posizione del deputato Barbanti e del senatore Molinari, sempre più spesso
in antitesi, a causa di un comportamento ostile, ipercritico e non in linea
con quasi tutte le decisioni che dai gruppi parlamentari 5 Stelle uscivano,
gli attivisti chiedevano a gran voce un gesto di coerenza da parte loro che
li vedesse fuori dal gruppo ma anche fuori dal parlamento. Il desiderio dei
cosentini è stato però esaudito solo in parte, di dimissioni non se ne
parla. È più comodo combattere dall’interno e magari anche con qualche
soldino in più in tasca, che fa sempre comodo. E Francesco Molinari?
Ebbene, il senatore è comparso immediatamente tra i dieci fuoriusciti di
martedì, senza mai però confermare né smentire, è rimasto al suo posto,
salvo poi, l’indomani, ammettere la sua intenzione di dimettersi. Ammette
di aver maturato da tempo l’amara decisione e questa volta paragona il
movimento 5 stelle al partito fascista. Sembra ieri quando rilasciando
spudorate interviste, il Movimento diventava dapprima Forza Italia e pochi
giorni dopo, durante un incontro lungamente richiesto e finalmente
ottenuto, confessava in lacrime agli attivisti cosentini di riporre ormai
le sue ultime speranze nel movimento di Beppe Grillo. Ma panta rei, e così
insieme alle lacrime del senatore, scorrono le parole, le promesse, il
tempo e finalmente si fa un po’ di chiarezza. Le incertezze degli attivisti
del MeetUp Cosenza trovano riscontro e ora Barbanti e Molinari possono
vivere la loro nuova esperienza politica in “Alternativa libera”. Il nome
scelto è il più adatto certamente: prospetta nuove possibilità e piena
libertà di azione. Saranno ora liberi di non rendicontare, di non
restituire, di votare come meglio credono senza dar conto a nessuno, di
rilasciare interviste, e tanto altro ancora, ma soprattutto potranno farlo
grazie ai voti del Movimento 5 Stelle che quasi due anni fa credette in
loro. Solo con le dimissioni, i due, possono convincere i cittadini e gli
attivisti che li hanno mandati in Parlamento che la loro uscita dal
Movimento è stata dettata da convincimenti di natura politica e non di
natura economica, solo dimettendosi da parlamentari non saranno marchiati
come traditori ma daranno la prova tangibile di persone coerenti, oneste e
trasparenti, recuperando la stima persa con annessa stretta di mano. La
verità è che di dubbi da dirimere gli attivisti cosentini non ne hanno più.
Si va avanti. A riveder le stelle!