Bagnara, presentato alla Pro Loco il libro postumo del poeta reggino Luca Caccamo
redazione | Il 02, Set 2013
A relazionare su “Volevo soltanto amare” è stato Natale Zappalà, ricercatore dell’Università di Messina, il quale si è soffermato sulle tematiche ricorrenti e significative dell’opera
Bagnara, presentato alla Pro Loco il libro postumo del poeta reggino Luca Caccamo
A relazionare su “Volevo soltanto amare” è stato Natale Zappalà, ricercatore dell’Università di Messina, il quale si è soffermato sulle tematiche ricorrenti e significative dell’opera
Si e’ svolta domenica 1 settembre 2013, presso la sede della Pro Loco di Bagnara Calabra, la presentazione del volume ”Volevo soltanto amare” (Citta’ del Sole edizioni) di Luca Caccamo, giovane poeta reggino scomparso prematuramente alla verde eta’ di 28 anni.
Ad inaugurare il giro degli interventi e’ stato il presidente della Pro Loco bagnarese Bruno Ienco, che si è detto lieto ed entusiasta per un’iniziativa da lui stesso fortemente voluta, dedicata alla memoria e alla produzione letteraria di un giovane che amava il proprio territorio, Bagnara e la vicina Favazzina in particolare. Il sindaco della cittadina tirrenica, Cesare Zappia ha voluto sottolineare la piacevolezza suscitata dalla lettura delle liriche di Luca Caccamo, la cui figura poetica ha avuto modo di scoprire in occasione della presentazione bagnarese del libro.
A relazionare su “Volevo soltanto amare” è stato Natale Zappalà, ricercatore dell’Università di Messina, il quale si è soffermato sulle tematiche ricorrenti e significative dell’opera, una vera e propria summa della produzione letteraria, soprattutto poetica di Luca Caccamo. La lettura del libro ricostruisce filologicamente la sua visione della vita, dell’amore – inteso soprattutto nell’accezione di “amore verso il prossimo”, Luca donava spesso il proprio sangue attraverso l’Avis – dell’amicizia, della musica e della religione.
Il docente Pino Iaria ha declamato, fra una relazione e l’altra, delle bellissime e struggenti liriche, appositamente composte per l’occasione e dedicate al giovane poeta scomparso: la lettura della poesia “A Luca”, in particolare, è stata capace di suscitare una profonda commozione fra il pubblico presente in sala.
Emozionanti sono state soprattutto le parole di Francesco Caccamo, padre di Luca, che intervistato dal moderatore Carmelo Tripodi ha restituito all’uditorio l’immagine vivida di un giovane animo sensibile, con cui sarà per sempre possibile stringere amicizia, semplicemente leggendo le sue poesie, le sue fiabe, il testamento spirituale di un’esistenza dedicata all’arte, alla poesia e al prossimo.
Sebbene Luca non abbia potuto partecipare all’evento, egli attraverso i suoi scritti vivrà per sempre.