Avevano provocato un aborto per truffare l’assicurazione, quattro condanne Tra i colpevoli coinvolto anche un medico per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione
Sono stati condannati a 25 anni di reclusione Sergio Garasto, 24 anni Stefania Russo, 23 anni per Nunziatina Falcone e Piero Andrea Zangaro. Per i giudici della Corte d’Assise del tribunale di Cosenza sono colpevoli di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. Il pm Valentina Draetta, per loro aveva chiesto l’ergastolo, perché ritenuti in concorso, di aver provocato l’aborto di Stefania Russo, al sesto mese di gravidanza, simulando un incidente stradale al fine di incassare il risarcimento previsto dalla polizza assicurativa automobilistica.
La vicenda è emersa grazie all’operazione “Medical Market” coordinata dalla Procura di Castrovillari che coinvolse 144 persone. Oggi, sono stati condannati il medico del pronto soccorso Sergio Garasto (58 anni), Stefania Russo (42 anni), all’epoca dei fatti incinta del feto del quale poi si sarebbe causata la morte, Nunziatina Falcone (47anni) e Piero Andrea Zangaro (38 anni). Nel corso della requisitoria, la pubblica accusa aveva chiesto la pena dell’ergastolo sostenendo che l’aborto è stato indotto meccanicamente e farmacologicamente e che una volta fuoriuscito il nascituro sarebbe stato lasciato morire al fine di portare a termine il disegno criminoso. La difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione degli assistiti affermando che il feto era privo di vita quando Russo fu visitata.