Autopsia bimbo morto al San Giovanni: nato sano anche se prematuro
Legale madre: ‘Non aveva alcuna infezione’
Autopsia bimbo morto al San Giovanni: nato sano anche se prematuro
Legale madre: ‘Non aveva alcuna infezione’
(ANSA) Era nato sano, benché prematuro, pesava solo 780 grammi, Marcus Johannes De Vega, il piccolo deceduto il 29 giugno scorso nell’ospedale San Giovanni di Roma dopo aver assunto, per un tragico errore, latte per endovena. E’, questo, un primo risultato della seconda autopsia al quale il cadavere del bimbo è stato sottoposto oggi nell’istituto di medicina legale di Tor Vergata. I risultati definitivi dell’autopsia sul bimbo dovrebbero arrivare entro il 19 agosto e dovrebbero dare una risposta al quesito se fu adeguata al suo stato di salute la terapia alla quale il piccolo fu sottoposto dal 27 al 29 giugno.
Oggi i consulenti nominati dalla procura, il medico legale Saverio Potenza e l’istologo Ugo Di Tondo, hanno prelevato dal corpicino il midollo spinale ed un rene, al fine di sottoporli ad esami di laboratorio. Si vuole, in sostanza, verificare se negli organi siano presenti particelle del latte assunto per endovena e quali conseguenze abbiano prodotto. I consulenti tecnici, nominati dalla procura e dai 20 tra medici ed infermieri indagati, hanno concordato di riunirsi il 3 agosto prossimo per fare il punto della situazione e per avviare gli esami istologici
LEGALE MADRE, NON AVEVA ALCUNA INFEZIONE “Smentisco che il piccolo Marcus De Vega sia deceduto a causa di una infezione dovuta ad un batterio”. Lo afferma l’avvocato Danilo Granito, legale di Jacqueline De Vega, madre del piccolo morto al San Giovanni il 29 giugno scorso. “Nessun esame – ha aggiunto – ha indicato questo tipo di risultato. La prima autopsia eseguita il 10 luglio non ha assolutamente indicato quanto riportato oggi da alcuni quotidiani. Nessuna valutazione – ha concluso il penalista – si può fare rispetto ad esami che al momento sono parziali, ma che indicano comunque che Marcus era nato sano”. L’avvocato Granito accompagnerà lunedì mattina la sua assistita in procura. Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani vuole infatti sentirla nel quadro degli accertamenti avviati per ricostruire la vicenda.
