AssoTutela: “Urbanistica, è guerra in Campidoglio”
redazione | Il 17, Set 2013
Maritato: “Proporremo azioni contro le compensazioni edilizie fondate sul nulla”
AssoTutela: “Urbanistica, è guerra in Campidoglio”
Maritato: “Proporremo azioni contro le compensazioni edilizie fondate sul nulla”
“Un articolo infuocato sul quotidiano ‘Il Tempo’ di Roma ha innescato una
atavica polemica: costruttori contro associazioni ambientaliste e comitati
dei cittadini. Anche questa volta non abbiamo dubbi, siamo dalla parte di
questi ultimi, contro l’arroganza dei poteri forti”. Lo afferma il
presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando le ultime vicende
derivate da una audizione congiunta – commissioni Urbanistica e Lavori
pubblici di Roma Capitale – sollecitata da una società privata di
costruzioni, la Domus Iulia srl, che vanta diritti edificatori sull’area di
Casal Giudeo, tra Santa Palomba e Pomezia. “I diritti edificatori, sfociati
poi nelle compensazioni edilizie – sostiene Maritato – sono un istituto di
dubbia legittimità, nate a Milano da una ‘intuizione’ del noto Salvatore
Ligresti ed esportate a Roma ai tempi della giunta Rutelli. Si fondano
sull’apparente violazione di un diritto, quello di edificare che, ad avviso
di insigni giuristi si perfeziona soltanto ad avvenuta concessione
edilizia, ovvero quando siano state appurate in modo inequivocabile tutte
le condizioni per la realizzazione di metri cubi. Ad esempio: carotaggi,
sondaggi archeologici e tutto quanto necessario nell’area interessata. Nel
caso della mancata edificazione del parco di Tormarancia, ad esempio –
chiarisce ancora il presidente – si sono riversati milioni e milioni di
metri cubi in tutta Roma, quantità più che raddoppiate rispetto a quelle
originarie, quando sull’area non è stato effettuato nulla di tutto ciò e
quindi non esisterebbe, a nostro avviso, nessuno ius aedificandi.
AssoTutela– conclude Maritato – si riserva con i suoi legali di
approfondire la
questione, non escludendo alcuna azione, compreso il referendum abrogativo
di tale aberrante norma del Piano regolatore generale”.