AssoTutela: “Fosso tre fontane sequestrato, danno all’ambiente”
redazione | Il 26, Lug 2014
“Sei indagati tra costruttori e dirigenti comunali. Ora è a rischio il progetto edilizio I-6O”
AssoTutela: “Fosso tre fontane sequestrato, danno all’ambiente”
“Sei indagati tra costruttori e dirigenti comunali. Ora è a rischio il progetto edilizio I-6O”
“Grottaperfetta, tempi duri per costruttori e amministratori ‘distratti’.
Questa mattina l’Autorità giudiziaria, attraverso il Corpo forestale dello
Stato, ha sequestrato un’ampia parte del cantiere pronto a una devastante
edificazione, a cui da tempo si erano opposti migliaia di cittadini, nota
come I-60, di fronte al parco di Tormarancia, anch’esso sequestrato il 23
novembre 2013″. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi
Maritato. “Non avevamo torto quando per primi denunciammo, affiancati
soltanto da Italia Nostra, l’imponente devastazione ambientale che si stava
perpetrando a danno di un’area di pregevole bellezza, a ridosso del parco
dell’Appia antica. Abbattimento di un bosco e distruzione di un fosso,
queste, in sintesi le operazioni che sembra abbiano messo in atto i
costruttori del consorzio edilizio Grottaperfetta, che raggruppa alcune tra
le società più importanti della Capitale: Mezzaroma, Marronaro, l’Aic-Lega
cooperative, Immobildream di Roberto Carlino. I magistrati hanno ravvisato
la violazione di un importante vincolo paesistico, quello del Fosso delle
Tre Fontane, che sarebbe stato sotterrato – a quanto pare indebitamente –
dai costruttori, e questo a distanza di pochi mesi dal sequestro del parco
antistante. Preoccupante l’atteggiamento dell’amministrazione Marino prima
e di Zingaretti poi. Il primo – continua Maritato – attraverso il suo
assessore all’urbanistica Caudo ha continuato a mentire e a ignorare il
problema, l’altro ha firmato una delibera che toglieva inopinatamente,
contro il parere del ministero, il vincolo al fosso. Ė inconcepibile
l’atteggiamento dei cosiddetti ‘rappresentanti’ dei cittadini, come sono
risultate inconcepibili le dichiarazioni degli esponenti Pd della capitale,
sempre a fianco dei costruttori e contro i cittadini. Oggi – chiosa
Maritato – la situazione si è ribaltata e per l’improponibile progetto
edilizio previsto sull’area si mette proprio male”.