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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Asp Cosenza, lo strano caso del concorso riaperto per personale amministrativo e tecnico

Il comitato precari sanità si interroga: “Com’è possibile che fino a qualche giorno fa gli amministrativi ed tecnici dell’Azienda Sanitaria fossero a momenti in esubero e adesso come magicamente vogliano assegnare 171 posti con un bando mimetizzato. Non si è mai visto come un bando chiuso 4 anni fa possa essere riaperto oggi e che abbia un termine dalla pubblicazione così breve (7 giorni)”

Asp Cosenza, lo strano caso del concorso riaperto per personale amministrativo e tecnico

Il comitato precari sanità si interroga: “Com’è possibile che fino a qualche giorno fa gli amministrativi ed tecnici dell’Azienda Sanitaria fossero a momenti in esubero e adesso come magicamente vogliano assegnare 171 posti con un bando mimetizzato. Non si è mai visto come un bando chiuso 4 anni fa possa essere riaperto oggi e che abbia un termine dalla pubblicazione così breve (7 giorni)”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza con Delibera n.2316 del 3/9/2013, ha
riaperto un concorso risalente all’anno 2009 per ricoprire 171 nuovi posti del
personale amministrativo e tecnico. I posti messi a concorso, con una procedura riservata
al personale interno, non sono previsti né nella dotazione organica né nel piano
delle attività dell’ASP di Cosenza. Non ci spieghiamo come fino a qualche giorno
fa gli amministrativi ed tecnici dell’Azienda Sanitaria fossero “a momenti”
in esubero e adesso come magicamente vogliano assegnare 171 posti con un bando “mimetizzato”.
Non si è mai visto come un bando chiuso 4 anni fa possa essere riaperto oggi e che
abbia un termine dalla pubblicazione così breve (7 giorni).
E’ una cosa vergognosa, perché occupando questi posti non ci sarà più spazio
per stabilizzare o “sanare” tutti i precari in fase di licenziamento e in scadenza
di contratto a fine anno.
I precari devono avere il diritto di essere inseriti nelle procedure di stabilizzazione
previsti dal decreto D’Alia “salva precari” o ancora meglio dalla Legge Gentile/Chiappetta,
ma se non ci saranno più i posti disponibili, questo diritto gli sarà negato e
saranno licenziati! Oltre al problema precari si creerà il problema esubero di personale
che dovrà essere messo in mobilità presso altre amministrazioni. Per non parlare
del danno economico erariale, dell’aumento dei costi del personale, della fase
di riorganizzazione del personale, delle incongruenze segnalate dai tavoli ministeriali
e dagli adempimenti previsti dal piano di rientro.
Siamo convinti che il Direttore Generale dell’ASP, Gianfranco Scarpelli, che ha
dichiarato più volte di voler risolvere il problema del precariato, ci darà una
risposta sospendendo o rettificando le procedure e tenendo conto dei posti che dovranno
essere destinati ai precari.
Chiediamo un aiuto a tutti quelli che hanno portato avanti questa causa ed in modo
particolare all’on.Gentile che in questi giorni è impegnato, insieme a tutti gli
altri colleghi calabresi, a risolvere il problema della impugnativa della Legge Regionale
12/2013. Con la norma si potranno risollevare le sorti anche dei 439 dipendenti stabilizzati
a cui l’Asp ha avviato, in autotutela, le procedure di licenziamento.
Ma se non si sospenderà il concorso interno, la Legge, per i precari cosentini,
non servirà a niente.
Abbiamo trasmesso tutti gli atti al Presidente Scopelliti, al Direttore dell’Assessorato
Sanità Antonino Orlando, al SubCommissario Generale Pezzi, alla Procura Regionale
Corte dei Conti ed al Prefetto di Cosenza.
Dateci una risposta altrimenti siamo pronti, questa volta come non mai, ad intraprendere
azioni eclatanti di protesta e tutte le azioni legali possibili.

Il comitato precari sanità