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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Asp Catanzaro: prima azienda in Calabria nel piano di rientro

Asp Catanzaro: prima azienda in Calabria nel piano di rientro

In meno di 24 mesi ridotto del 65% il debito consolidato annuo di 254 milioni di euro

DI ANTONIETTA BRUNO

Asp Catanzaro: prima azienda in Calabria nel piano di rientro

In meno di 24 mesi ridotto del 65% il debito consolidato annuo di 254 milioni di euro

 

Di Antonietta Bruno

Mancuso Asp

 

L’Asp di Catanzaro è finanziariamente un’azienda virtuosa e si sta incamminando verso mete particolarmente significative. Ad annunciarlo, nel corso della presentazione alla stampa dell’atto aziendale e della recente rendicontazione del Tavolo Massicci avvenuta il 23 luglio scorso a Roma, il direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale Gerardo Mancuso. Presenti all’incontro voluto per sottolineare anche e soprattutto il lavoro che ha portato l’azienda in questione ad anticipare i tempi della riduzione della spesa diventando l’unico ente della regione Calabria a chiudere il 2012 con un attivo di bilancio, oltre ad alcuni responsabili delle varie unità operative, il direttore sanitario Mario Catalano e il direttore amministrativo Giuseppe Pugliese.

Tra i punti evidenziati e oggetto del consuntivo di gestione (su un buco della Sanità pubblica pari a 1 miliardo e 70 milioni di euro e un ammanco consolidato calabrese pari a 254 milioni) l’azienda catanzarese è scesa a 110 milioni di euro, riuscendo ad abbassare del 65% il suo debito annuale.

Un grande “sacrificio” e grandi manovre di rientro sulla scorta di una riorganizzazione autonoma, che hanno registrato interventi che porteranno, secondo quanto dichiarato dallo stesso Mancuso, al “ricevimento di alcune premialità circa importanti deroghe quali possono essere quelle legate alla riorganizzazione del personale”, e il raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Tra questi, ha tenuto a precisare il direttore generale, la realizzazione di un progetto interamente finanziato dalla Comunità europea per la ristrutturazione dell’intero immobile; gli investimenti sull’area del farmaco e una riduzione del debito in questo settore di circa 30 milioni di euro; l’avvio del progetto “Paper free” e quindi della piattaforma informatica con effetti concreti sulla riduzione delle spese di cancelleria (tutta la carta verrà abolita entro il 31 dicembre di quest’anno) e la ridisegnazione dei siti nel progetto dell’assistenza domiciliare nei distretti di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato. Sempre per quanto riguarda l’Adi poi, ma anche altri ambiti operativi, importantissimi saranno gli interventi e le strategie sulle “inappropriatezze” e sui controlli circa “comportamenti inequi” che potranno, nel caso di verifiche a denunce e licenziamenti.

Ritornando poi agli obiettivi futuri inseriti nel piano di rientro e quindi nell’atto aziendale, da segnalare le tante altre novità e le sfide da cogliere. Tra queste, la realizzazione del tanto agognato Centro protesi Inail per il Mediterraneo che dovrà essere realizzato al “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme entro fine anno, e la “continuità assistenziale” per i pazienti acuti con la realizzazione di un centro sul Reventino e uno su Soverato.

Altra scommessa, tra le tante in programma, la riorganizzazione sul territorio dell’area territoriale e distrettuale. La prima dovrà comprendere le cinque sottoaree di psicologia clinica, di odontoiatria, delle cure primarie, della medicina materno-infantile e della farmacia territoriale. La seconda invece, i tre grandi distretti della provincia di Catanzaro.

redazione@approdonews.it