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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Arte e Diritto, un binomio enigmatico: opere d’arte e artisti, un patrimonio da tutelare

Arte e Diritto, un binomio enigmatico: opere d’arte e artisti, un patrimonio da tutelare

| Il 03, Lug 2012

Riflessioni e proposte della due giorni promossa da Fiaba International Corporate di Roma e dalla Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg, presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

Arte e Diritto, un binomio enigmatico: opere d’arte e artisti, un patrimonio da tutelare

Riflessioni e proposte della due giorni promossa da Fiaba International Corporate di Roma e dalla Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg, presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

 

 

L’Opera d’Arte, in quanto segno di civiltà che resistono al tempo e presidio di identità collettiva, è un bene comune peculiare e irrinunciabile nella tradizione Italiana più illustre e deve, pertanto, poter essere fruita da tutti, oltre che tutelata con una legislazione bisognosa di ulteriore riscrittura.

Questa l’impronta pregnante degli approfondimenti condotti e delle proposte in occasione delle terza tappa del percorso scientifico, promosso da FIABA International Corporate di Roma, dalla Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg e dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Una due giorni dedicata ai temi del Diritto nel campo dell’Arte svoltasi presso l’aula magna ‘G.Marino’ della stessa Accademia reggina.

Responsabile scientifico dell’iter convegnistico, il professore Luciano Maria Delfino, avvocato, direttore scientifico Fiaba International Corporate University e direttore della collana Juris Acta, edita da Domenico Laruffa, che raccoglierà e renderà fruibili anche gli atti del convegno ‘Arte e Diritto: soggetti, mercato e tutela’ appena conclusosi a Reggio Calabria. Un’occasione di confronto durante la quale è emerso un quadro scientifico quanto mai variegato e complesso della situazione normativa a tutela dello sconfinato patrimonio che la nostra penisola può vantare in tutto il mondo.

L’Italia un paese ricco di meraviglie artistiche, prima di Spagna e Cina, cui l’Unesco (United Nations Educational Scientific Cultural Organization) ha attribuito il maggior numero di riconoscimenti, 47 su 936 in tutto il mondo. 44 siti culturali, di cui tre immateriali (l’Opera dei Pupi siciliani, il canto di Tenore Sardo, la Dieta Mediterranea) e tre naturali (Dolomiti, Isole Eolie, Monte San Giorgio). Ebbene un paese così ricco in cui però crescono i furti di arte, soprattutto nella ricca Calabria Archeologica; un paese in cui dagli anni Settanta opera un nucleo specializzato dell’Arma, istituito in Calabria dal 2001, che contrasta anche il fenomeno del riciclaggio di capitali destinati al commercio illecito delle stesse opere d’arte.

Un paese la cui reputazione del patrimonio artistico e culturale è ad esso associato in ogni contesto al punto da circoscrivere fortemente le ipotesi di esportazione delle opere stesse; tuttavia anche un paese in cui il mercato dell’arte, i suoi attori, mercanti, galleristi, artisti, opere, acquirenti, investitori, pubblico, patiscono, ognuno nel proprio ambito vitale, la crisi economica oltre che una significativa pressione fiscale.

Un mercato, già gravato dunque da un regime fiscale particolarmente pressante, che pertanto, nell’ambito della circolazione delle stesse opere d’arte, produce in ingiustificato appesantimento del cosiddetto ‘Diritto di Seguito’ o cosiddetta remunerazione dell’artista nel tempo. Un contesto ampio e variegato in cui si incardina una poliedrica riflessione sul ruolo fondamentale e funzionale alla piena valorizzazione del patrimonio culturale delle opere d’arte del diritto e del mare segmentato, spesse volte anche lacunoso specie in materia di falsificazione, che oggi le normative di settore rappresentano. Un impegno per la tutela che il legislatore ha avviato con la legge Bottai (l. 1089 del 1939) confluita nel Testo Unico d.lgs. 42/2004 in materia di Beni Culturali e Paesaggio, ma che oggi pare necessitare di una maggiore armonizzazione se non anche di una incisiva rivisitazione.

Illustri relatori si sono confrontati, in questa ottica, presso la prestigiosa istituzione culturale della città calabrese dello Stretto per dare voce alle tante esigenze di questo delicato binomio: arte e diritto. Ad aprire e chiudere il convegno il professore Luciano Maria Delfino che ha esordito qualificando l’opera d’arte come immagine interiore che esiste nell’animo di chi la crea o la ricrea, che pertanto differisce ontologicamente dall’opera di ingegno per come tutelata nel nostro ordinamento, auspicando conseguentemente per la stessa una tutela più pregnante. L’auspicio di un innalzamento degli standard di salvaguardia ha rappresentato il leit-motiv della due giorni di studio nell’aula magna ‘G. Marino’ dell’Accademia di Belle Arti di Reggio, i cui risultati e le cui proposte confluiranno appunto nella pubblicazione nella collana ‘Iurs Acta’ edita da Domenico Laruffa.

Fondamentali i contributi resi da tutte le personalità intervenute che hanno posto l’accento, ognuno per il proprio ruolo, sulla centralità della valorizzazione delle opere d’arte come messaggio prezioso di cultura e viatico di sviluppo di un intero territorio. Sono intervenuti: STEFANO IORFIDA, Presidente Associazione e Premio Anassilaos, EDUARDO LAMBERTI CASTRONUOVO, Assessore Provinciale alla Cultura ed Editore RTV, DOMENICO LARUFFA Laruffa Editore, ROCCO LAZZARO Direttore ABBAA di Reggio Calabria, MAURIZIO MAURO Presidente CdA ABBAA di Reggio Calabria, IGINO POSTORINO, Presidente Circolo del Tennis “ROCCO POLIMENI” di Reggio Calabria, PAOLO MALARA, Presidente Ordine Architetti della Provincia di Reggio Calabria, MARIA ROSARIA RAO, Dirigente del Liceo Classico “T. Campanella” di Reggio Calabria.

Notevoli ci contenuti scientifici della due giorni con LUCIANO MARIA DELFINO, Direttore scientifico FIABA International Corporate e Coordinateur Scientifique de la Délégation Italienne de la Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg, ROBERTO BARBERIO, avvocato civilista e presidente Sezione Puglia della Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg, CARLA TOFONE, amministratore unico della società (galleria) STUDIO 5 dedita alla programmazione e realizzazione di grandi eventi nel campo dell’ Arte Moderna e contemporanea, VALERIA M. AFFER, avvocato e membro del Comitato Esecutivo de la Cour Européenne d’Arbitrage de Strabourg, Delegazione italiana, Sezione Calabria, ORESTE MORCAVALLO, avvocato e presidente della Fondazione Scuola Forense della Provincia di Cosenza, GIACOMO SACCOMANNO, avvocato e componente del Comitato Esecutivo della Sezione Calabria “de la Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg”, ALBERTO POJAGHI, avvocato e Già membro del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore presso il Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali, FRANCESCO NERI, magistrato, dal 9 agosto 2010 Consigliere della I sez. penale della Corte d’Appello di Roma, RAFFAELE GIOVINAZZO, capitano dell’Arma dei Carabinieri e dal 2001 comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale della Calabria.

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