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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Arruzzolo preoccupato per i lavoratori del Porto di Gioia “Governo blocca l’Agenzia portuale di Gioia Tauro, iniziativa frutto di un accordo tra i sindacati ed il terminalista Mct, strumento indispensabile per gestire i 400 dipendenti in esubero"

Arruzzolo preoccupato per i lavoratori del Porto di Gioia “Governo blocca l’Agenzia portuale di Gioia Tauro, iniziativa frutto di un accordo tra i sindacati ed il terminalista Mct, strumento indispensabile per gestire i 400 dipendenti in esubero"
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“Suscita legittima preoccupazione il blocco della decisione a Montecitorio di consentire alle Autorità portuali l’istituzione di Agenzie per la somministrazione del lavoro nei porti e per le attività di riqualificazione del personale”.
Lo afferma in una nota il capogruppo in Consiglio regionale del Ncd, Giovanni Arruzzolo.
“Tra le modifiche alla manovra del Governo, è infatti ricompresa anche la proposta di varare l’Agenzia portuale di Gioia Tauro, iniziativa frutto di un accordo tra i sindacati ed il terminalista Mct, strumento indispensabile per gestire i 400 dipendenti in esubero. Una soluzione che non riguarda soltanto Gioia Tauro – rileva Giovanni Arruzzolo – ma anche altre realtà portuali come Taranto, che si troverebbero, con l’aggravante di essere infrastrutture meridionali, a dovere affrontare una crisi ben oltre gli aspetti economici e con ripercussioni evidenti sulle condizioni sociali di decine di famiglie. Per queste motivazioni e con la consapevolezza della necessità di un forte intervento politico, ho assunto l’iniziativa con la rappresentanza parlamentare del Ncd di mettere in campo insieme al sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico, il sen. Tonino Gentile, ogni tentativo di modificare al Senato l’orientamento emerso alla Camera per chiudere positivamente un percorso istituzionale di cui attendiamo fiduciosamente gli esiti. La crisi temporanea dei noli e di alcune grandi compagnie di navigazione – aggiunge Arruzzolo – sono certamente un dato di fatto di cui tenere conto. Parimenti, non possiamo però accettare che un periodo di congiuntura negativa dell’economia del Sud-Est asiatico possa trasformarsi in una sorta di debacle totale per Gioia Tauro, per gli operatori e per le maestranze che vi lavorano. Da qui, l’esigenza di un forte impulso parlamentare che il Nuovo centrodestra intende perseguire per impedire il progressivo deterioramento dell’operatività di Gioia Tauro ed il conseguente licenziamento dei lavoratori”.