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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Arrestata coppia nel Salento per il rapimento di una bambina di 6 anni

Arrestata coppia nel Salento per il rapimento di una bambina di 6 anni

Hanno avvicinato la piccola in strada portandola via con uno scooter

Arrestata coppia nel Salento per il rapimento di una bambina di 6 anni

Hanno avvicinato la piccola in strada portandola via con uno scooter

 

Una bambina di sei anni di nazionalità bulgara è stata rapita ieri sera a Monteroni di Lecce da due persone, una coppia, che sono state subito dopo arrestate dai carabinieri. Si tratta di Giovanni Giancane, di 38 anni, e della sua compagna, Valentina Piccinonno, di 31 anni, entrambi di Monteroni. Dovranno rispondere di sequestro di persona in concorso.

I due ieri sera – secondo quanto accertato dagli investigatori – sarebbero arrivati a bordo di uno scooter nella piazza di Monteroni dove la piccola stava giocando con il fratellino mentre la madre dei bambini era un po’ più distante.

Avrebbero quindi avvicinato la piccola con una scusa e l’avrebbero fatta salire sul motorino allontanandosi in fretta. La mamma della piccola ha dato l’allarme e i carabinieri grazie ad alcune testimonianze, sono riusciti poco dopo ad individuare l’abitazione – l’appartamento di Valentina Piccinonno – dove la piccola era stata portata. I carabinieri hanno dovuto abbattere la porta per entrare nell’appartamento dove hanno trovato la bambina che dormiva nel letto e entrambi i rapitori, che sono stati arrestati.

Non è il gesto di balordi: la coppia arrestata era determinata a portare via un minore anche se il movente non è ancora chiaro. ”Erano andati lì – ha detto il comandante del reparto operativo dei Cc di Lecce, ten.col.Saverio Lombardi – per rapire una bambina: ci hanno provato prima con la sorellina più grande e alla sua resistenza hanno rivolto le attenzioni verso la più piccola”.

”Si è trattato di un incubo che per fortuna ha avuto un lieto fine – ha proseguito Lombardi – sul quale però resta oscuro ancora il movente. Un sequestro commissionato destinato ad attenzioni pedopornografiche? Commercio dei minori? Oppure la semplice volontà di una donna di estendere la propria famiglia? Sono tutte ipotesi che stiamo ancora vagliando”. Sulla bambina – secondo quanto riferito dai carabinieri – non ci sarebbe stata, secondo gli accertamenti tutt’ora in corso, violenza fisica o psicologica. ”Anche se – ha aggiunto il comandante dei Carabinieri di Lecce – bisogna fare piena luce sulle cinque ore in cui la bambina è stata nelle mani dei suoi sequestratori”.