Il questore di Catanzaro ha emesso il provvedimento dopo che il giocatore del Cosenza ha esultato con la maglietta in cui dichiarava l’innocenza di Speziale, l’ultras catanese condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti
Arcidiacono punito col Daspo, niente calcio per tre anni
Il questore di Catanzaro ha emesso il provvedimento dopo che il giocatore del Cosenza ha esultato con la maglietta in cui dichiarava l’innocenza di Speziale, l’ultras catanese condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti
CATANZARO – Il questore di Catanzaro Guido Marino ha emesso un Daspo che impone tre anni lontano dagli stadi per l’attaccante del Cosenza calcio (serie D) Pietro Arcidiacono, 24 anni, di Catania, che sabato, per festeggiare un gol, ha esibito una maglia con la scritta «Speziale innocente» per solidarietà con l’ultras del Catania condannato in via definitiva per omicidio preterintenzionale per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti in occasione del derby col Palermo.
Arcidiacono aveva esultato con la maglietta in vista dopo avere segnato un gol, provocando una ridda di reazioni. Prima le forti critiche da parte delle organizzazioni sindacali di polizia, poi la sospensione del giocatore da parte della società, fino alla trasmissione degli atti alla Procura federale da parte del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti
Pietro Arcidiacono, calciatore di origini catanesi, dopo aver segnato un gol ha mostrato una t-shirt con la scritta «Speziale innocente», di fatto dedicando la marcatura all’ultrà del Catania, Speziale è uno dei due ultrà del Catania (l’altro è Daniele Micale) condannati per omicidio preterintenzionale, con sentenza passato in giudicato, per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio 2007 durante gli scontri alla stadio catanese «Angelo Massimino» scoppiati mentre si giocava il derby col Palermo. Speziale è stato condannato a otto anni di reclusione con sentenza passata in giudicato dopo la conferma della Cassazione giunta giovedì scorso. Da parte sua il Procuratore Federale della Figc, Stefano Palazzi, aprirà domani un fascicolo in merito al gesto del giocatore.
LE INDAGINI. La Questura di Catanzaro ha chiesto alla Digos di Cosenza di compiere una serie di accertamenti per verificare eventuali responsabilità di altre persone nella vicenda del calciatore che ha mostrato una maglietta con la scritta «Speziale innocente». Il giocatore Pietro Arcidiacono, infatti, dopo avere segnato il gol, è andato verso la panchina dove il fratello Salvatore, anche lui giocatore del Cosenza, gli ha passato la maglia incriminata. Alla Digos di Cosenza è stato anche trasmesso il Daspo emesso dal Questore di Catanzaro affinchè sia notificato al giocatore. Gli agenti del Commissariato di polizia di Lamezia Terme, città in cui si è giocata la partita durante la quale Arcidiacono ha mostrato la maglietta, intanto, hanno inviato una relazione alla Procura per verificare se sussistano estremi di reato nel comportamento del calciatore.