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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Approvata legge che istituisce il reato di caporalato Il commento del mondo politico calabrese

Approvata legge che istituisce il reato di caporalato Il commento del mondo politico calabrese
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L’approvazione definitiva della legge che istituisce il reato di caporalato è l’inizio di un nuovo percorso per l’agricoltura meridionale e calabrese un trinomio perfetto tra dignità, solidarietà e legalità. Ne è sicura la Coldiretti Calabria dopo che il disegno di legge è diventato realtà a larghissima maggioranza e senza nessun voto contrario “una circostanza che è utile annotare”.

“Lo sfruttamento brutale dei lavoratori e l’intermediazione dei caporali era – prosegue Molinaro – un aspetto vergognoso ed una situazione non solo eticamente inaccettabile, ma economicamente inefficiente. La giustizia ora ha armi più affilate, le pene severe e i controlli rigorosi introdotti nella legislazione – prosegue – devono colpire il vero lavoro nero e lo sfruttamento, portando alla luce quelle sacche di sommerso che peraltro fanno concorrenza sleale alle imprese regolari che hanno già intrapreso un percorso di trasparenza e sulle quali finiscono per concentrarsi esclusivamente oggi le azioni di verifica.

Adesso si innesca una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile, ad esempio, se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo. Il rispetto della dignità dei lavoratori – sottolinea – deve valere anche per i prodotti importati che arrivano in Italia spesso sottocosto per effetto dello sfruttamento del lavoro, anche minorile, e dell’ambiente. I lavoratori, italiani e stranieri, che aiutano le nostre imprese a crescere e a stare sul mercato – conclude – sono una risorsa indispensabile. Chi sfrutta il lavoro nero fa un danno a tutti: agli agricoltori che rispettano le regole, alle comunità locali, al sistema economico territoriale”.

NICOLA IRTO

“Avrà un alto valore concreto e non solo simbolico, la presenza a Rosarno del ministro
delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, che lunedì 24 ottobre presenterà la nuova
legge sul caporalato. Un provvedimento importantissimo, quello approvato definitivamente
ieri dall’aula di Montecitorio, che verrà illustrato in una città la cui immagine
è stata imbrattata da gravi episodi di sfruttamento dei lavoratori extracomunitari”.
Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che
prosegue: “La normativa che ha ottenuto il parere favorevole del Parlamento introduce
elementi che correggono la legge precedente e che rafforzano l’efficacia delle misure
di contrasto al caporalato. Lo sfruttamento, in campo agricolo, di braccianti costretti
a lavorare in condizioni disumane, senza alcun diritto e con paghe da schiavitù,
è una delle ferite più profonde della nostra società e rappresenta l’emblema di un
imbarbarimento che sembra non avere fine. Contrastare il caporalato – aggiunge Irto
– significa anche arginare la criminalità organizzata, che anche da questa attività
trae profitto e potere. La prossima presenza di Martina a Rosarno è l’ennesimo segnale
concreto di attenzione del Governo nazionale nei confronti della Calabria, una regione
che continua a essere al centro di un interesse costante, rivolto verso i problemi
veri della nostra comunità. Non possiamo che esserne soddisfatti, da cittadini prima
ancora che da rappresentanti delle istituzioni, perché si rafforza così la consapevolezza
che lo Stato c’è ed è al fianco della parte migliore della nostra società”.