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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Anticorruzione, il Governo pone la fiducia: ‘Basta con i grilli parlanti’

Anticorruzione, il Governo pone la fiducia: ‘Basta con i grilli parlanti’

Severino difende il ddl: ‘Non e’ carta straccia’. Tempi stretti per la delega sull’incandidabilità

Anticorruzione, il Governo pone la fiducia: ‘Basta con i grilli parlanti’

Severino difende il ddl: ‘Non e’ carta straccia’. Tempi stretti per la delega sull’incandidabilità

 

 

(ANSA) ROMA – Il governo pone la questione di fiducia sul ddl anticorruzione. La Conferenza dei capigruppo, subito convocata, deve definire i tempi per l’approvazione oggi del maxiemendamento che ingloba l’intero provvedimento.

Il Governo ci ripensa e invece che ‘spacchettare’ il ddl anticorruzione in tre parti diverse per chiedere tre voti di fiducia separati, e’ molto probabile, secondo quanto si apprende da fonti del Governo, che si andra’ verso un maxiemendamento per un unico voto di fiducia.

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha lasciato il Senato subito dopo l’annuncio in Aula della richiesta del voto di fiducia da parte del Guardasigilli Paolo Severino. Il premier aveva partecipato alla riunione dell’ esecutivo che, dopo le relazioni del ministro Severino e del ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, aveva chiesto mezz’ ora di sospensione dell’Aula per decidere se presentare un solo maxiemedamento o più emendamenti su cui porre più fiducie, come aveva chiesto, peraltro, in Aula la Lega.

SEVERINO,TEMPESTIVA DELEGA INCANDIDABILITA’ – “Quando il ddl sulla corruzione sarà definitivamente approvato, con assoluta tempestività, il governo interverrà anche sulla materia della incandidabilità perché il governo mantiene i propri impegni così come li ha mantenuti su questo ddl”. Lo dice il ministro della Giustizia Paola Severino intervenendo nell’Aula del Senato.

“Una replica doverosa da un governo di persone oneste e che interviene su quello che è stato detto ieri in aula e cioé che noi non vogliamo il provvedimento perché siamo amici degli amici dei corrotti: questo non possiamo permetterlo perché non è vero ed esalta le forme di demolizione che sono presenti nel paese e che gli impediscono di crescere”. Lo dice al Senato il Guardasigilli Paola Severino.

“Oggi sembra che questo provvedimento sia carta straccia e che si siano persi mesi. Non é vero che non abbiamo costruito nulla e fare i grilli parlanti è uno sport molto diffuso, anche io appartenevo a questa categoria, bisogna passare qui dentro per capire la fatica che c’é dietro ad ogni provvedimento”. Lo dice, tra gli applausi il ministro della Giustizia Paola Severino nell’aula del Senato.

“Non è vero – ha aggiunto – che non abbiamo costruito niente, questa è una legge di cui l’Italia può dirsi orgogliosa”. Lo dice il ministro della Giustizia concludendo la sua replica al Senato sul ddl anticorruzione dopo aver invitato a “non fare i grilli parlanti” confessando di averlo fatto anche lei in passato quando esercitava la professione dell’ avvocato. “Bisogna passare qui dentro – osserva Severino – per capire la fatica che c’é dietro ogni provvedimento e per guadagnare la fiducia di ciò che si propone”. “Non mi pento di nulla – aggiunge – questa è una legge nuova, importante che contrasta la corruzione e che sarà quanto meno il primo passo rispetto a un quadro piu ampio. Il governo ci sarà sempre per completare il quadro”.

Il Guardasigilli e’ intervenuto anche sulla questione dello scambio di voto: “E’ all’attenzione del governo”, ha detto aggiungendo: “Il governo è pronto, se richiesto, ad intervenire anche su questa materia. Se ci sarà una sollecitazione parlamentare – assicura – lo potremo fare in tempi rapidi. Fatelo, noi vi seguiremo con una tempestività che vi dimostrerà come teniamo a questo provvedimento”

PASTORE (PDL), INAUDITA FIDUCIA IN TERZA LETTURA – “E’ inaudito, e penso sia la prima volta che accade, che si pone la fiducia, con un maxiemendamento, su un provvedimento in terza lettura”. Lo dice il senatore Pdl Andrea Pastore che in aula al Senato protesta con il governo dopo l’annuncio della fiducia sul ddl anticorruzione con un emendamento interamente sostitutivo del testo.