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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Ancora occhio alle truffe online. Falsi buoni e falsi premi I marchi Amazon e Lidl utilizzati dagli hacker per fregarci. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete alle allettanti provocazioni di fantomatici regali

Ancora occhio alle truffe online. Falsi buoni e falsi premi I marchi Amazon e Lidl utilizzati dagli hacker per fregarci. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete alle allettanti provocazioni di fantomatici regali
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Il maggior canale delle truffe è divenuta la rete attraverso le app di messaggeria
istantanea e i nostri account email quotidianamente tempestati da richieste, promesse
e finti regali ai quali, purtroppo, spesso continuiamo a cascarci. Ecco perché lo
“Sportello dei Diritti”, tra le sue molteplici attività continua a mettere
in guardia ogni giorno gli utenti del web e di ogni dispositivo connesso per evitare
che incappino, attraverso i propri contatti e account, in una delle tanti frodi.
In tale ottica, informiamo che proprio nelle scorse ore la Polizia Postale attraverso
due distinti post pubblicati sulla pagina Facebook “_Commissariato di PS On Line
– Italia_” ha invita a prestare attenzione a due messaggi che possono giungere
sui nostri indirizzi email e che riguardano due fantomatici annunci di Lidl e Amazon
che ovviamente risultano totalmente estranee a tali tipo di proposte. Il primo è
l’invito a cliccare per ricevere un buono spesa da 500 euro da parte della catena
della grande distribuzione in occasione del 25° anniversario, mentre il secondo
un buono acquisto da ben 1000 euro della grande multinazionale del commercio elettronico,
entrambi visibili nelle fotografie che alleghiamo. A tal proposito, la Polizia Postale
ha lanciato due distinte allerte dai seguenti testi: “AMAZON. Più che un buono
acquisto sembra una cattiva truffa” e “LIDL. Gioca ora che perderai tutti i tuoi
dati. Diffidate di questi regali”. Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è quello di non rispondere
mai a questi messaggi dal contenuto truffaldino e quindi di non cliccare sui link
cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari.
Il problema che tuttora persiste, però, è che sono tanti i consumatori che sono
allettati dalle proposte che appaiono, almeno in astratto, credibili perché vengono
utilizzati i loghi del tutto identici a quelli di note aziende come quelle in questione.
E cascarci è molto facile. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, accertarsi
sempre della provenienza del messaggio ed evitare di seguire le istruzioni contenute
costituite da domande che vengono poste all’ignaro utente per farlo cadere in trappola.
Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della
nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org
o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte
le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.