Ancora ingiustizie per lavoratori Porto Gioia Tauro La denuncia del Partito della Rifondazione Comunista Calabria
Per i lavoratori del Porto di Gioia Tauro sembra che le ingiustizie non debbano mai finire! Ve la ricordate l’Agenzia del Lavoro, istituita in fretta e furia, di cui parlammo poco tempo fa? Siamo stati facili profeti per quanto riguarda le mancate garanzie sui diritti e sul futuro dei portuali. In realtà, come funziona questo ente entrato in funzione dal primo di agosto? I 380 lavoratori licenziati vengono chiamati in base alla necessità e dovrebbero comunque avere garantito un fisso mensile. Invece, in questi giorni, assistiamo a delle agitazioni dovute alla mancanza della liquidazione degli emolumenti ai lavoratori (forse ritardi burocratici? Vedremo!) e richieste di manodopera alla detta agenzia sembrano non arrivare mentre sembra che per l’espletamento dei servizi portuali venga prolungato il turno a chi ha avuto la fortuna di non essere tagliato fuori dalla forbice dei licenziamenti.
E non è tutto! Chi è finito in agenzia è quasi privo di diritti e di tutele, la figura del lavoratore sembra essere trasformata nella figura di uno schiavo! Una serie di ingiustizie da aggiungere a quelle dei mesi scorsi, durante i quali lavoratori, abbandonati a sé stessi ed in cerca di risposte, avevano bloccato per qualche ora ed in maniera pacifica l’autostrada per rivendicare i propri diritti. Purtroppo in un paese in cui chi rivendica giustizia sociale viene trattato come un pericoloso sovversivo e in cui il dissenso viene costantemente represso (Minniti docet), queste persone si sono viste recapitare multe fino a tremila euro o un avviso di garanzia. In Italia, in Calabria accade questo a chi difende il proprio lavoro e la propria dignità.
Intanto, mentre il Prefetto di Reggio Calabria si sta interessando per risolvere parte dei problemi relativi all’agenzia del lavoro, il Partito della Rifondazione Comunista è vicino, come sempre, ai portuali di Gioia Tauro e auspica che vengano revocati, come espressamente richiesto al Presidente della Repubblica, gli avvisi di garanzia e le multe a lavoratori onesti i quali hanno tutti diritto di lavorare e portare a casa il pane quotidiano per il sostentamento delle proprie famiglie
Partito della Rifondazione Comunista Calabria – Dipartimento Lavoro, Politiche sociali e giovanili