Anche il comune di Pianopoli approva la proposta di legge sulla riduzione dei costi della politica
redazione | Il 18, Apr 2012
Ecco il quadro di sintesi della proposta di legge
Anche il comune di Pianopoli approva la proposta di legge sulla riduzione dei costi della politica
Ecco il quadro di sintesi della proposta di legge
Con deliberazione n. 13 del 12.4.2012 anche il Consiglio Comunale di Pianopoli, sotto l’impulso del Sindaco Gianluca Cuda, ha approvato la proposta di legge sulla riduzione dei costi della politica regionale, aderendo ad un progetto di progresso civile e politico che molti altri Comuni della Calabria si accingono ad affrontare.
Nella prossima seduta del Consiglio Comunale di Lamezia Terme in cui si discuterà la proposta di legge, l’obiettivo è un’approvazione la cui condivisione sia estesa a tutti i consiglieri comunali, senza distinzione di schieramenti ed appartenenze, poichè è una proposta che tende ad unire e non a dividere.
Dopo l’approvazione da parte del Comune di Lamezia Terme, capofila del progetto, si concluderà la fase preliminare del procedimento legislativo con il deposito della proposta presso il Consiglio Regionale che, nei tre mesi successivi, è obbligato a deliberare.
QUADRO DI SINTESI DELLA PROPOSTA DI LEGGE
1. Semplificazione e riduzione del trattamento economico dei consiglieri regionali per i quali, senza distinzione di ruolo, è previsto solo l’80% dell’indennità prevista dall’art. 1 l.reg. n. 3/96 (€ 9.200 lordi, € 6000 circa netti), a differenza del Presidente della Giunta Regiona e Presidente del Consiglio Regionale che è riconosciuta al 100% (€ 11.500 lordi). I consiglieri, così, non possono godere di altro gettone, indennità, diaria a carico del bilancio regionale.
2. La conferma della soppressione dell’assegno vitalizio con effetto, però, dalla legislatura in corso. Per coloro che hanno già maturato il diritto al vitalizio, esso sarà corrisposto al compimento di sessantasette anni di età, invece degli attuali sessanta. E’ prevista, inoltre, la non cumulabilità con l’assegno vitalizio previsto per i membri del Parlamento italiano.
3. La soppressione delle strutture speciali (portaborse) in favore dei membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, dei Presidenti delle Commissioni, del Presidente del Comitato regionale di controllo contabile e di quei consiglieri che ne potevano godere.
4. L’immediata operatività delle norme sin dalla presente legislatura.
5. La destinazione delle risorse finanziarie ricavate dalla riduzione dei costi conseguiti (almeno otto milioni di euro) dall’applicazione delle presente legge, in favore delle politiche pubbliche a sostegno della famiglie;
6. L’iniziativa legislativa è avviata ai sensi dell’art.39 Statuto Regionale che richiede l’adesione di almeno tre Consigli Comunali che superino, complessivamente, diecimila abitanti.
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