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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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All’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” di Locri il diritto di istruirsi ha un prezzo

All’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” di Locri il diritto di istruirsi ha un prezzo

Molinari (M5S) vuole che il Governo intervenga a tutela delle famiglie calabresi

All’istituto alberghiero “Dea Persefone” di Locri il diritto di istruirsi ha un prezzo

Molinari (M5S) vuole che il Governo intervenga a tutela delle famiglie calabresi

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

All’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” di Locri il diritto di istruirsi ha un prezzo. Come riportato dagli organi di stampa, alcuni cittadini hanno denunciato da parte dell’istituto in questione la “dimenticanza” di alcuni principi base della Costituzione – dei quali il Ministero dovrebbe farsi garante – richiedendo, oltre alle tasse erariali, un contributo “volontario” (ben 100 euro) in forma obbligatoria (conditio sine qua non per l’iscrizione all’anno scolastico).

Si tratta di un comportamento irrispettoso dell’art.34 della Costituzione che parla di “gratuità e di obbligatorietà dell’istruzione” e che non consente di “imporre tasse o richiedere alle famiglie versamenti obbligatori”. Il fatto che per venire incontro alle esigenze delle scuole, il “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione” preveda la possibilità di una contribuzione volontaria a carico delle famiglie, non può prescindere dal merito degli studenti e, soprattutto, dal reddito delle loro famiglie. Lo Stato deve garantire l’istruzione di ogni singolo cittadino, mettendo in condizione le scuole di mettere comunque in atto un’offerta formativa.
E’ da diversi anni che si è sull’avviso di questa situazione, divenuta ormai insostenibile per le famiglie italiane, e non si è fatto alcun passo avanti per sanarla : il Governo preferisce fare economia sui settori della spesa pubblica che occorrerebbe, invece, tutelare (come la salute o, appunto, l’istruzione). E al danno dell’illegittimità dell’acquisizione di fondi, si aggiunge la beffa di una loro gestione poco trasparente: siamo di fronte ad un attacco al diritto allo studio, senza voler ostacolare la vera – e meritoria – contribuzione volontaria.
Proprio nel momento di maggior difficoltà delle famiglie (soprattutto quelle calabresi), messe alla corda da una crisi economica senza precedenti, il M5S ha presentato al Senato un’interrogazione che pretende dal Ministro Giannini un diverso modo di affrontare il problema : le note e le circolari non bastano più!
Il ministro deve assicurare una soluzione, non solo a quelle calabresi quanto a tutte quelle famiglie che vivono in precarie condizioni economiche.
E’ indispensabile un intervento in un Paese, già culla della civiltà, che serva a dimostrare la capacità di garantire ai cittadini italiani i diritti fondamentali dell’uomo: il semestre europeo è iniziato e partiamo già con un’impreparazione.

Francesco Molinari – M5S
Cittadino eletto al Senato