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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Allarme dal Regno Unito. Droni commerciali e giocattolo come armi per i combattenti dell’ISIS Il timore diffuso da analisti dei conflitti

Allarme dal Regno Unito. Droni commerciali e giocattolo come armi per i combattenti dell’ISIS Il timore diffuso da analisti dei conflitti
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Una notizia che ingenera timore e che purtroppo è stata denunciata da esperti del
settore è apparsa in questi giorni in Gran Bretagna e non appare del tutto “fantascienza”:
i combattenti jihadisti dell’ISIS che rientrano nel Regno Unito dai campi di battaglia
del Medio Oriente “/possono trasformare i droni acquistati online in macchine per
uccidere/”. Si teme che i terroristi che hanno migliorato le loro tecniche di fabbricazione
di bombe durante il conflitto in Siria e in Iraq possano ora essere in grado di trasformare
in armi mortali una gamma di prodotti acquistati nei normali mercati. L’ISIS ha sempre
più utilizzato i droni commerciali nella guerra siriana in quelli che gli analisti
ritengono segnali di svolta nelle loro tattiche. E gli esperti ora avvertono che
la tecnologia può anche essere utilizzata contro obiettivi e civili in Europa. L’analista
dei conflitti ed ex ufficiale dell’esercito britannico Nick Waters ha avvertito che
i gruppi terroristici stanno già utilizzando droni commerciali in combattimento
per far cadere esplosivi e per guidare gli attacchi suicidi di autobombe dall’aria.
“C’è il pericolo che questi droni possano essere usati in Occidente per un attacco
terroristico”, ha detto Waters al Telegraph, celebre giornale britannico, in una
video intervista. “C’è difficoltà nel mantenere i droni fuori dagli aeroporti,
ad esempio per impedire loro di colpire gli aerei”. Ha detto che l’utilizzo di piccoli
droni consente al nemico di essere agile, mentre l’esercito britannico ha perso i
finanziamenti per il suo più piccolo drone, il Black Hornet nel 2017, quindi attualmente
non ha le stesse capacità. “L’uso di droni per attacchi terroristici ha un grande
potenziale ed è qualcosa di cui dovremmo essere preoccupati”, ha detto. Nel 2017,
due piccoli droni che trasportavano piccole bombe a forma di granata hanno distrutto
un’intera base di munizioni a Deir Ezzor appartenente all’esercito siriano che illustra
le loro capacità distruttive, ha affermato Waters. Questo drone commerciale è disponibile
per l’acquisto anche su Amazon e gli esperti ora temono che i droni possano essere
usati in attacchi terroristici. I droni caricati con esplosivi permettono alle bombe
di essere consegnate con maggiore precisione di quanto fosse possibile in precedenza,
colpendo bersagli nei punti più vulnerabili. E ci sono centinaia di persone che
potrebbero potenzialmente importare questa pratica mortale in Gran Bretagna. Circa
850 cittadini del Regno Unito si sono recati in Siria per unirsi all’ISIS, il che
rende la Gran Bretagna uno dei maggiori contributori di combattenti stranieri al
più mortale gruppo terroristico del mondo. Si crede che migliaia di combattenti
stranieri siano già fuggiti dal Califfato sempre più in crisi e sono entrati in
Turchia, avvicinandosi sempre più ai confini dell’Europa,. Una relazione del Jane’s
Terrorism and Insurgency Center (JTIC) evidenzia questa nuova minaccia di combattenti
che esportano in Europa la conoscenza delle armi “high-tech”, insieme a intenti omicidi.
Nel rapporto si afferma che l’armamento di droni e la produzione di massa di autobombe
sono solo alcune delle abilità che i jihadisti avranno imparato in Siria e in Iraq.
Il report sostiene anche che i recenti attacchi in Europa hanno riguardato le prime
armi “a bassa capacità”. Ma armare droni aumenterebbe seriamente il livello di minaccia.
Uno dei tanti droni commerciali disponibili per l’acquisto si trova facilmente online.
Al contempo gruppi terroristici si sono spesso affidati a prodotti per la casa e
prodotti chimici trovati nei principali e comuni mercati commerciali per produrre
esplosivi improvvisati. Insomma, una minaccia che appare concreta e che per Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, merita la giusta attenzione
da parte delle forze di intelligence europee e di quelle di polizia.