Allarme a Milano: 5 milioni di topi in città
redazione | Il 18, Nov 2013
Aidaa propone il ripopolamento della città di gatti per uscire dall’emergenza
Allarme a Milano: 5 milioni di topi in città
Aidaa propone il ripopolamento della città di gatti per uscire dall’emergenza
Milano – Cinque milioni di topi che vivono nel sottosuolo di Milano
e come spesso avviene emergono in diverse zone della città provocando di volta in
volta, curiosità, panico, allarme sociale o semplicemente ribrezzo. Diverse le segnalazioni
che sono giunte in queste settimane anche all’associazione AIDAA ed al telefono amico,
prevalentemente da persone che ci chiedono cosa fare quando incontrano un topo (nel
caso specifico pantegane – topi di fogna) sulla loro strada. Negli ultimi giorni
le segnalazioni si sono moltiplicate e colonie di topi a spasso sono state avvistate
sia in Piazza Firenze,Via Montefeltro, Via Malaga, vicino al sottopasso di via Cassala.
Una colonia che viene all’aperto tutte le sere in cerca di cibo è quella dei topi
che vivono in piazza Sigmond Freud a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Milano
porta Garibaldi, qui i topi belli pasciuti, pasteggiano ogni sera nei cestini dell’immondizia.
L’ultima segnalazione in ordine di tempo riguarda infine la presenza di una colonia
di pantegane nei giardini di Piazza Prealpi, ed in via Vallagrina a Quarto Oggiaro
qui però si tratta prevalentemente di topi di campagna. “I topi – ci dice Lorenzo
Croce presidente di AIDAA – per noi sono animali come tutti gli altri, anche se ovviamente
la loro presenza in quantità cosi elevate spesso è un segnale di degrado ambientale.
I topi vengono in superficie prevalentemente per due motivi, perchè spaventati dai
lavori che sono in corso in molti cantieri milanesi, e che disturbano l’habitat naturale
di questi roditori, ed come secondo ma non meno importante motivo che li spinge dal
sottosuolo alla superficie è la ricerca di cibo, ed i topi sanno, perchè sono assolutamente
animali intelligenti, dove gli umani lasciano i resti di cibo e li arrivano a colonizzare
moltiplicandosi a volta a dismisura. Quindi – prosegue Croce – il primo suggerimento
è quello di non abbandonare mai resti di cibo nei parchi o nei cassonetti dei rifiuti,
i topi fiutano ed arrivano a banchettare, il secondo consiglio è rivolto al comune
di Milano perchè provveda ad una maggiore raccolta differenziata dell’umido, in
quanto spesso anche i rifiuti indifferenziati lasciati per strada in attesa della
raccolta diventano banchetti per colonie di ratti. A questo aggiungiamo la necessità
di popolare, anzi ripopolare Milano di gatti, sostenendo ed incentivando le colonie
feline presenti, laddove c’è una colonia di gatti i ratti anche in presenza di cibo
ci pensano due volte ad avventurarsi. Infine – conclude Croce – noi siamo contrari
in linea di principio alle derattizzazioni che spesso provocano più danno che bene,
infatti a fronte di qualche topo morto avvelenato, troviamo anche decine di altri
animali che soffrono i sintomi degli avvelenamenti per i bocconi avvelenati che il
topo abbandona non appena si rende conto di stare male, bocconi che a spesso finiscono
in pancia a cani, gatti e piccioni provocandone spesso la morte”