Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Alla giornalista Elisabetta Ranieri il premio “Marco Rossi”

Per la collaboratrice di Calabria on web le congratulazioni del presidente del Consiglio regionale Talarico

Alla giornalista Elisabetta Ranieri il premio “Marco Rossi”

Per la collaboratrice di Calabria on web le congratulazioni del presidente del Consiglio regionale Talarico

 

 

REGGIO CALABRIA – Ad Elisabetta Ranieri – collaboratrice di Calabria on web (magazine edito dal Consiglio regionale della Calabria www.calabriaonweb.it) – vincitrice ex aequo, per la sezione “Documentari e inchieste”, del premio giornalistico “Marco Rossi”, sono giunte le congratulazioni del presidente dell’Assemblea legislativa calabrese. Con “Di bianco c’è solo il telo” – audio documentario autoprodotto che ripercorre i tragici istanti dell’incendio allo stabilimento torinese della Thyssen Krupp in cui persero la vita nel 2007 sette operai, Elisabetta Ranieri è appena reduce da un successo, essendosi classificata al primo posto, ex aequo, con Flavia Piccinni, autrice di “Italia-Romania: In viaggio con le badanti”. Lo riferisce un comunicato dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale. “Mi auguro – ha detto il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico – che questo importante riconoscimento sia da sprone per ulteriori successi legati alla realtà del lavoro nel nostro Paese che ha bisogno di essere raccontato e spiegato con il necessario disincanto e la massima obiettività possibile”. ”Una grande emozione per Elisabetta – riporta la nota – che ha parlato di questa importante esperienza di inchiesta e di impegno per raccontare quella verità che è missione del giornalista, ma anche per maturare “quella conoscenza che a volte va al di là della mera cronaca giornalistica e che riguarda la realtà quotidiana dei molti, troppi operai che ancora oggi lavorano in situazioni precarie e non sicure”. Ventotto anni, catanzarese, laureata in Scienze della Comunicazione all’Università Cattolica di Milano con una tesi (alla cui discussione ha presenziato Enzo Jannacci) dal titolo “L’Italia dal boom economico al caso Moro: i movimenti del ’68 e del ’77 analizzati attraverso le voci delle radio libere e dei cantautori”, ha da poco concluso il dottorato in Beni Culturali nel Politecnico di Torino. Attualmente, è giornalista freelance, ricercatrice presso la facoltà di Ingegneria del Cinema presso il Politecnico di Torino e da un anno è socia di Audiodoc, prima associazione di audio documentaristi indipendenti italiani. Ieri sera, la cerimonia di premiazione a Roma condotta dalla giornalista Marta Bonafoni, con tanti ospiti e testimonianze come quella dello storico sindacalista Pierre Carniti, di Jacopo Armini, sindaco di Monteroni d’Arbia-Suvignano, Carlo Buttaroni, presidente Tecné, Michele Di Fabio, lavoratore Ast Terni; Alfonso Frai, lavoratore Città della scienza Napoli, Beppe Giulietti, portavoce associazione Articolo 21 e Giovanni Rossi, presidente Fnsi. E poi anche la partecipazione a sorpresa ieri sera di Antonio Boccuzzi, unico supersiste del rogo, che è anche la voce narrante della produzione. Patrocinato dalla Fnsi, il premio è promosso da “Radio Articolo 1”, webradio dove ha lavorato Marco Rossi, il giornalista scomparso prematuramente a 48 anni.