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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Alessandro Nicolò si scaglia contro la maggioranza regionale di centrosinistra La polemica riguarda i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale

Alessandro Nicolò si scaglia contro la maggioranza regionale di centrosinistra La polemica riguarda i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale
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“La maggioranza di centrosinistra, con spregiudicato atteggiamento politico ed istituzionale, ha deciso di scegliersi persino i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale”. Lo afferma in una nota il Consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò.
“Il Partito Democratico, con freddo cinismo, ha ribaltato un patto istituzionale consolidato rispetto al quale la carica di Vicepresidente di minoranza andrebbe comunque al partito politico con più consiglieri eletti. Un atteggiamento fortemente discutibile quello del PD – ha detto Nicolò – che lascia intuire quanto vacui siano stati i richiami dello stesso presidente Oliverio per una efficace collaborazione alla soluzione dei problemi della Calabria. La scorribanda istituzionale – perché di questo si tratta – del Partito Democratico ha, addirittura, leso significativamente sul piano politico il valore dell’elezione del Consigliere segretario di maggioranza dell’Assemblea, nella persona di Giuseppe Neri (Democratici e Progressisti). Peraltro i voti della maggioranza di centrosinistra confluiti su Giuseppe Graziano (Casa delle Libertà) hanno, di fatto, bollinato un’operazione politica di infima trasversalità, un messaggio inequivocabile per chiunque tenti di criticare il ‘novello principe’. Dinanzi a quel che appare come una inarrestabile ‘macchina da guerra’ di occhettiana memoria, i consiglieri di Forza Italia non si sottrarranno all’impegno di tutelare gli interessi generali della Calabria ed i valori in cui si sono riconosciuti con il loro libero voto migliaia di elettori. Per costoro, al Pd e a Mario Oliverio, chiediamo rispetto perché le istituzioni non sono patrimonio (o proprietà?) solo di chi vince una tornata elettorale ma di tutti i cittadini e dei partiti che li rappresentano”.