di Roberta Strano

Domani, 15 gennaio, arriva nelle sale cinematografiche il film “Italo e i mille disastri” per la regia di Alessia Scarso, giovane di belle speranze, che si cimenta per la prima volta in un lungometraggio.
La pellicola, prodotta dalla società Ara’ e distribuita dalla Notorius Pictures, è tratta da una storia vera.
Racconta la vita di un bellissimo cane randagio ribattezzato dai cittadini di Scicli, a Ragusa, in Sicilia, “Italo Barocco”.
Ma è anche la storia commovente di una grande amicizia tra un cane straordinario e un bambino, sullo sfondo di una Sicilia di tradizioni che si misura con il nuovo.
Comparso nella cittadina nel 2008, per tre anni il cagnone è stato presente a tutti gli eventi della città. Dall’uscita di scuola, alla messa domenicale, ai funerali e alle feste di paese, e per questo si è guadagnato il ben volere della gente, tanto da ottenere la cittadinanza onoraria.
Italo è divenuto insomma il simbolo della città stessa.
“Il 15 marzo 2009, nelle campagne di Scicli, in provincia di Ragusa, un branco di cani randagi ha attaccato un bambino, uccidendolo. Nella stessa città e nello stesso periodo arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera comunità fino a diventarne beniamino. Da questi due fatti di cronaca, e dal mio incontro con lui, Italo, compagno di un pomeriggio d’estate, prende spunto il film. Italo Barocco fotografa un’immagine della Sicilia che si misura con l’accoglienza da un punto di vista inedito. È la storia di un paese ferito che riesce, superati pregiudizi e diffidenze iniziali, a ricevere l’altro. Anche se lo straniero in questo caso è un randagio amabile e benevolo”dichiara la regista.
Nel cast Marco Bocci, Elena Radonicich, Barbara Tabita, con la voce narrante di Leo Gullotta.
Il film, inoltre, lo scorso novembre, è stato ospite al Festival del Cinema di Minsk, in Bielorussia.