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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Aids, una nuova arma contro l’Hiv. Di Taurianova una scienziata del team La 22enne Ramona Bella, ha collaborato con la Temple University Usa. “Possibile in futuro sradicare il Dna del virus dai pazienti”

Aids, una nuova arma contro l’Hiv. Di Taurianova una scienziata del team La 22enne Ramona Bella, ha collaborato con la Temple University Usa. “Possibile in futuro sradicare il Dna del virus dai pazienti”
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Si fa sempre più vicina la soluzione per sconfiggere il virus dell’Hiv. Dall’ingegneria genetica è arrivata infatti una nuova promettente arma, che potrebbe rivoluzionare la lotta all’Aids. Un team di scienziati della Temple University Usa, con la collaborazione di Pasquale Ferrante, docente di microbiologia e microbiologia clinica al Dipartimento di scienze biomediche e chirurgiche e della taurianovese Ramona Bella, dottoranda in medicina molecolare e traslazionale e titolare di una fellowship alla Temple University, entrambi dell’Università Statale di Milano, è riuscito per la prima volta a rimuovere il Dna del virus dell’Hiv da un tessuto vivente. I ricercatori hanno adoperato una tecnologia di editing genetico per tagliare via il Dna del comune ceppo Hiv-1 da organi di topi infettati. Nei mesi scorsi la stessa equipe aveva dichiarato di aver eliminato con successo il virus da cellule umane fatte crescere in laboratorio. Adesso, il nuovo studio dimostra che un risultato analogo è possibile anche con un organismo vivente.

“Abbiamo dimostrato che la nostra tecnologia di gene editing può efficacemente raggiungere molti organi di un paio di piccoli animali, e asportare grandi frammenti di Dna virale dal genoma della cellula ospite”, ha sottolineato Kamel Khalili, a capo del gruppo di ricerca Usa. Per ottenere questo sorprendente risultato, gli studiosi hanno utilizzato l’innovativa tecnica denominata “Crispr/Cas9” (Clustered regularly interspaced short palindromic repeats). Una sorta di taglia e cuci molecolare della doppia elica di Dna, che permette di spezzarlo in punti specifici e di riscriverne le sequenze geniche. Una metodica che, per le sue enormi potenzialità, è stata inserita dalla rivista Science in cima alla speciale classifica degli eventi scientifici del 2015.

Uno dei principali problemi legati all’infezione da Hiv è che il virus rimane nascosto nell’organismo, nei cosiddetti tessuti santuari, lasciando nel sistema immunitario tracce indelebili, per poi riemergere. Le comuni strategie di contrasto, basate sull’utilizzo di cocktail di farmaci antitetrovirali, sono infatti in grado di sopprimere la duplicazione del virus, ma non di eliminarlo dalle cellule infettate. “La nostra sperimentazione – ha spiegato Khalili – potrebbe essere in grado di sradicare il Dna dell’Hiv-1 dai pazienti. Al tempo stesso, è estremamente flessibile, e si presta ad essere utilizzata in combinazione con farmaci antiretrovirali. Potrebbe, ad esempio essere adattata per contrastare ceppi mutati di Hiv-1”.

Una scoperta che apre la strada alla possibilità di nuove e promettenti sperimentazioni per riuscire ad eliminare definitivamente il Dna dell’Hiv dai pazienti infettati dal virus dell’Aids, liberandoli per sempre dalle terapie che oggi devono assumere a vita, per evitare che la sieropositività sfoci in malattia conclamata.

Il sogno è ora più vicino, anche grazie all’ingegno di Ramona Bella, giovanissima calabrese di Taurianova, classe 1990.