Aidaa: “Il Governo metta subito fuori legge i botti di Capodanno”
redazione | Il 30, Dic 2013
Croce: “Emettere un’ordinanza che da subito renda illegali tutti i botti di capodanno e che preveda che tutti coloro che rimangono feriti mentre stanno esplodendo i botti siano obbligati a pagarsi le spese mediche e che non abbiano diritto ad alcuna invalidità”
Aidaa: “Il Governo metta subito fuori legge i botti di Capodanno”
Croce: “Emettere un’ordinanza che da subito renda illegali tutti i botti di capodanno e che preveda che tutti coloro che rimangono feriti mentre stanno esplodendo i botti siano obbligati a pagarsi le spese mediche e che non abbiano diritto ad alcuna invalidità”
Roma – AIDAA invita il governo a mettere da subito
fuori legge i botti di capodanno per motivi di ordine pubblico.
“Quest’anno mentre i sindaci di mezza Italia rispondendo
all’appello civile di migliaia di amanti degli animali e di italiani
che sono stufi dell’anacronismo dei botti di capodanno stanno
mettendo a punto ordinanze restrittive o di divieto per la notte di
san Silvestro – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – i
primi feriti gravi ed i primi arresti vengono anticipati alla
giornata di santo Stefano a sei giorni dalla notte di fine anno e con
essi anche le prime richieste di aiuto e segnalazioni di animali
terrorizzati e feriti da imbecilli che fanno esplodere i botti
illegali nelle piazze e nelle strade già in questi giorni. AIDAA –
conclude Croce – chiede da subito al governo di emettere un’ordinanza
che da subito renda illegali tutti i botti di capodanno e che preveda
che tutti coloro che rimangono feriti mentre stanno esplodendo i
botti siano obbligati a pagarsi le spese mediche e che non abbiano
diritto ad alcuna invalidità”. Da ieri sono gia una trentina le
telefonate arrivate al numero di telefono anti botti di AIDAA
3926552051 con la quale sono state denunciate situazioni di
esplosioni illegali in luoghi pubblici e tre cani gia feriti da
questi scoppi. Le segnalazioni maggiori giungono dalle province di
NAPOLI, VITERBO E BERGAMO e PAVIA.