Agri e pesco coltura, Sibaritide in ginocchio
redazione | Il 30, Lug 2014
Buemi al ministro: “Interventi urgenti”. Trento: “Non vi sono alternative per quest’area”
Agri e pesco coltura, Sibaritide in ginocchio
Buemi al ministro: “Interventi urgenti”. Trento: “Non vi sono alternative per quest’area”
COSENZA – Agricoltura e pesco-coltura, la Sibaritide è in ginocchio. A causa della crisi di domanda ma anche per la concorrenza internazionale. Servono interventi urgenti per dare ossigeno alle centinaia di imprese che operano nel settore.
A farsi interprete e portavoce delle istanze e delle esigenze di sopravvivenza stessa dell’economia di questa vasta ed importante area della provincia di Cosenza è stato, nei giorni scorsi, il senatore socialista Enrico BUEMI che ha rivolto un’interrogazione ad hoc al Ministro dell’Agricoltura Maurizio MARTINA. – Ad interessare BUEMI della gravissima questione aperta è stato l’assessore provinciale al governo del territorio Leonardo TRENTO, a dopo aver incontrato ed ascoltato nei giorni scorsi Cristian VOCATURI, segretario provinciale dell’Ordine degli agrotecnici di Cosenza e diverse organizzazioni di produttori.
L’Italia – dichiara BUEMI nell’interrogazione – si caratterizza per la produzione di prodotti agricoli di alta qualità e tra di essi la pesco-coltura, ma anche le altre tipologie praticate nella piana sibarita (Calabria), dalle famose clementine, alle arance, agli ortaggi, ai vigneti. I dati che provengono dall’agricoltura della Sibaritide – prosegue – sono impietosi e ci dicono incontrovertibilmente che in questo particolare momento storico il settore è sempre più in ginocchio per la crisi di domanda e per la concorrenza internazionale molto agguerrita. Centinaia di aziende, cooperative, piccole e medie, che danno lavoro a migliaia di persone rischiano seriamente la chiusura e ciò perché il mercato delle vendite anche quest’anno conferma un trend molto negativo. Relativamente alle vendite riferite alla campagna in corso – precisa BUEMI – si registrano i seguenti dati riguardanti la pesco-coltura: il prezzo al kg di prodotto, al lordo del costo di condizionamento e trasporto, varia da 0,85 € a 0.55 € a secondo della categoria e del confezionamento. La riduzione del prezzo di vendita rispetto alla precedente campagna è del 35-40% e con una riduzione delle quantità prodotte rispetto alla precedente campagna pari al 10%. Il costo di condizionamento e trasporto – da detrarre dai prezzi di vendita – incide per 0,35/0,40 euro/Kg. Si registra, inoltre, un calo dei consumi rispetto al 2013 di almeno il 20 – 25%. – Alla luce di questa fotografia allarmante, il senatore socialista chiede al Ministro MARTINA che vengano attuati nell’immediatezza interventi per dare ossigeno alle centinaia di imprese che operano nel settore della pesco-coltura.
Riteniamo – dichiara Leonardo TRENTO – che non possa sfuggire alla sensibilità del Ministro MARTINA, al quale vanno i nostri complimenti per il decreto col quale il Governo mette sul mercato 5.500 ettari di terre pubbliche e che saranno disponibili i vendita o in affitto per i giovani imprenditori agricoli, la situazione drammatica di cui si è fatto carico ancora una volta, su nostro interessamento, il senatore BUEMI, vicino e amico della Calabria. Alla Sibaritide – prosegue – non restano altre strade da percorrere se non quelle dello sviluppo sostenibile e dell’agricoltura di qualità. In questo quadro di nuove consapevolezze sul futuro agricolo della Piana e di cui anche gli imprenditori del settore sono ormai sempre più attivi protagonisti urge tuttavia, almeno in questo momento, un intervento del Governo, quanto meno – conclude TRENTO – per frenare quella che appare una vera e propria inarrestabile emorragia, dagli effetti pesanti su tutti gli altri comparti