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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Aggressione notturna all’ospedale Forlanini di Roma

Aggressione notturna all’ospedale Forlanini di Roma

Occorre subito la messa in sicurezza e la riconversione del luogo

Aggressione notturna all’ospedale Forlanini di Roma

Occorre subito la messa in sicurezza e la riconversione del luogo

 

“Non vorremmo essere nei panni del direttore Antonio D’Urso: lo ribadiamo.
Il direttore, in difficoltà per gli allagamenti dei reparti del San Camillo
in seguito al nubifragio di Roma, è ora alle prese con l’ennesimo e oscuro
fatto di cronaca verificatosi questa notte all’interno del Forlanini,
l’ospedale a tutti gli effetti parte integrante di una grande azienda
insieme all’ospedale sulla Gianicolense”. Lancia l’allarme il presidente di
AssoTutela Michel Emi Maritato, in relazione alla grave vicenda che ha
visto protagonisti un gruppo di sbandati e una prostituta. “Per sfuggire
alle violenze di questi balordi – chiarisce Maritato – la ragazza si è
gettata dal secondo piano di un edificio. Guarda caso, si tratta proprio di
un padiglione dell’ex sanatorio, poi divenuto ospedale e ora in via di
alienazione per una scelta scellerata della giunta Marrazzo. Come il San
Giacomo, la struttura versa ormai in condizioni disperate: pericolante,
privo di sistemi di sicurezza, con un futuro incerto e, cosa ancor più
sorprendente, malati e reparti tuttora funzionanti all’interno. E una
società di vigilanza che non sappiamo quanto costi ogni anno al
contribuente. Proprio oggi, appaiono sulle cronache romane elogi sperticati
della ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia alla giunta
Zingaretti. Si esaltano la trasparenza, la modernizzazione, i risparmi
dell’ente territoriale. Ebbene – continua Maritato – la ministra prima di
esprimere pareri ‘pilotati’ getti un occhio su tali realtà, si sposti di
qualche chilometro, dalle ovattate sale di via Rosa Raimondi Garibaldi allo
stato pietoso in cui è ridotto il Forlanini. Poi, signora ministra –
suggerisce il presidente – faccia un salto alla vicina Asl Roma D, ubicata
in uffici e ambulatori indegni, per cui la Asl regala ai privati quasi tre
milioni di euro l’anno e tragga le sue conclusioni su efficienza,
trasparenza e risparmi della Regione Lazio.