All’incontro di chiusura di fine anno hanno partecipato esponenti provinciali di Idv e Giuseppe Minniti, capostruttura del consigliere regionale Giordano

Africo, concluso il progetto “Don Milani 2”

All’incontro di chiusura di fine anno hanno partecipato esponenti provinciali di Idv e Giuseppe Minniti, capostruttura del consigliere regionale Giordano

Si è concluso con un momento di festa il progetto “Don Milani 2” nei locali della fondazione Exodus di Don Mazzi ad Africo. L’iniziativa progettuale contro la dispersione scolastica voluta fortemente da Don Mazzi e con il supporto del partito Italia dei Valori nella persona del suo Presidente Antonio Di Pietro ha dato dei risultati che hanno dimostrato ampiamente come attraverso metodi alternativi nell’ambito della istruzione scolastica possano soddisfare le esigenze di  soggetti  in difficoltà.

All’incontro di chiusura di fine anno hanno partecipato esponenti provinciali del partito ed il capostruttura del Consigliere regionale Idv Giuseppe Giordano, avv. Giuseppe Minniti. Quest’ultimo nel suo breve intervento ha trasmesso un saluto ai partecipanti ed a nome dell’on. Giordano ha ringraziato gli operatori della fondazione Exodus, in particolare il dott. Pasquale Ambrosino e la dott.sa Anna Aspesi che hanno partecipato al progetto. Nel messaggio inviato dall’on. Giordano, lo stesso ha  rimarcato il contributo fondamentale dei ragazzi che hanno partecipato al progetto e che grazie allo stesso hanno superato le prove d’esame. I dati evidenziati – ha ricordato l’on. Giordano nella sua missiva – confermano la valenza del progetto “Don Milani2” che ha permesso un raccordo sinergico fra le istituzioni scolastiche  e gli organismi sociali.

Nelle conclusioni del suo messaggio il consigliere idv, Giuseppe Giordano si augura che l’iniziativa possa proseguire anche per gli anni a venire non solo con il supporto del partito Italia dei Valori ma anche attraverso il finanziamento degli organismi pubblici, in quanto la valenza progettuale dell’iniziativa  è chiara: non esistono solo i soggetti in difficoltà, ma anche le istituzioni che non sanno offrire risposte adeguate ai bisogni.

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