Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Aeroporto Reggio ridotto ad un sepolcro imbiancato” Lo dichiara il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia

“Aeroporto Reggio ridotto ad un sepolcro imbiancato” Lo dichiara il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Quarto “Rapporto alla città” di Fratelli d’Italia coordinato dal Consigliere Massimo Ripepi, protagonista da più di due anni della strenua difesa per il futuro dello scalo e, con esso, di quello dell’intera città. Al fianco del Consigliere Ripepi e degli esponenti del partito di Giorgia Meloni, hanno partecipato anche l’ex senatore missino Renato Meduri e Cinzia Panuccio(Noi con Salvini) . Ripepi, nella sua relazione, ha indicato chiaramente i punti di intervento nevralgici da attuare e porre a fondamenta durature del “Tito Minniti”. “Se volessimo spiegare la situazione con una metafora, potremmo dire che sino ad oggi il Sindaco Falcomatà e i vertici SACAL hanno imbiancato qualche balcone e raffazzonato qualche parte della facciata di un palazzo che, in realtà, sta crollando dalle fondamenta. L’idea dei pullman navetta per collegare Messina e l’aeroporto è positiva, ma puzza di contentino.

La totale e assoluta latitanza dei parlamentari reggini e la superficialità del primo cittadino Falcomatà hanno paralizzato la vera azione da intraprendere per salvare lo scalo, ovvero la realizzazione delle basi che devono reggere l’intero “palazzo” aeroportuale. Urge una decisa presa di posizione politica che fino ad oggi non abbiamo visto!.” Spiega Ripepi, elencando le azioni da percorrere con estrema urgenza: “a livello nazionale bisogna partire con l’ inserimento dell’aeroporto dello stretto nel Piano Nazionale Aeroporti, non come aeroporto di interesse nazionale ma strategico, rendendo conseguentemente strategica l’area dello Stretto per il Paese, perché di fatto il nostro scalo è stato cancellato dalle carte nazionali.

Questo farebbe rientrare il nostro scalo all’interno delle aree dove lo Stato interverrà con investimenti infrastrutturali previsti proprio per le aree aeroportuali strategiche, tengo a sottolineare infatti che si è parlato di allargare l’area Zes per farvi rientrare anche Lamezia: perché non seguire la stessa logica anche per Reggio? In secondo luogo serve procedere alla sospensione in autotutela da parte dell’ENAC del bando di affidamento trentennale alla SACAL; necessaria l’attivazione immediata della continuità territoriale, richiesta inoltrata da Falcomatà solo nel suo recente viaggio a Roma per la visita al Papa, dopo tre anni e solo per caso fortuito è stato riportato dai giornali. Fondamentale anche operare sul piano regionale con lo sblocco degli investimenti per la realizzazione dell’aerostazione e serio impegno per la realizzazione del sistema di sicurezza che permetta ad ogni vettore di atterrare nel nostro scalo.

Per quanto concerne il livello locale, le azioni da porre in essere devono prevedere: l’attivazione urgente dell’Assessorato dello Stretto da parte dei Comuni e delle Città Metropolitane di Reggio e Messina, all’interno del quale si deve costituire la “Piattaforma dello Stretto”, un tavolo di discussione che lavori attivamente e con profitto per realizzare tutte le strategie finalizzate a che le due città abbiano il loro aeroporto strategico, vivendo in assoluta simbiosi e collaborazione stabile; all’interno della predetta piattaforma si rende necessaria la presenza delle Camere di Commercio e delle Associazioni degli Industriali di Reggio e di Messina, per trovare gli investitori privati disponibili a puntare sul nostro aeroporto, perché noi non siamo assolutamente d’accordo con la società unica Sacal: come possiamo affidare le nostre sorti ad una società in cui soci privati come Caruso hanno dichiarato apertamente che non vi è alcun interesse economico a tener aperto il Tito Minniti?

Bisogna procedere dunque alla pre-costituzione della nuova società di gestione composta in minoranza dagli enti pubblici ed in maggioranza da privati, che abbiano tutto l’interesse a far sì che l’intera Area Metropolitana dello Stretto attragga a sua volta investimenti ed industrie. Infine, ritengo più che mai che vada scongiurato il pericolo che una delibera del Consiglio Metropolitano disponga l’investimento di soldi pubblici in una società di gestione che, nei fatti, non vuole il nostro aeroporto e lo sta già riducendo a vero e proprio “zerbino” di Catanzaro, Lamezia e Cosenza.”

“L’infrastruttura basilare per lo sviluppo del tessuto socio-economico della nostra città è purtroppo ormai diventato un “sepolcro” che ogni tanto riceve una mano di bianco da chi, in realtà, non vuole risolvere veramente il problema dei problemi della nostra terra. Avere un mini-aeroporto equivale ad avere il “cuore malato” di un corpo che prima o poi morirà, un mero contentino attuato per mettere a tacere le opposizioni. Qualora per l’aeroporto non fosse messa in campo una seria politica di potenziamento, nessuno al mondo penserà di realizzare un qualsiasi investimento imprenditoriale e far nascere nuovi posti di lavoro in una realtà priva di ogni vero mezzo di trasporto, e fare 45 minuti in più di strada per raggiungere Lamezia o Catania, per i reggini costituirà l’ultimo, ma non meno rilevante, dei disagi. “

Dello stesso avviso e fermamente al fianco di Ripepi, l’ex senatore Meduri elogia il serio impegno del consigliere comunale: “Appoggio da sempre l’azione di Massimo Ripepi condotta da anni in solitaria. Deputati e senatori reggini sono tanti quanto inutili e i cittadini se ne dovranno ricordare alle prossime elezioni, le battaglie si combattono sul campo e con vere prese di posizione politica!”. L’ultima a prendere la parola è Cinzia Panuccio (Noi con Salvini) che pone l’accento sulla necessità di un aeroporto funzionale e funzionante: “Noi siamo per la politica del fare e non possiamo non constatare che la città sta ritornando al Medioevo. Pensiamo inoltre che il problema non si pone solamente per chi viaggia per lavoro o divertimento, dobbiamo preoccuparci anche di chi soprattutto viaggia per motivi di salute e deve fare i conti anche con i trasporti!” “Non ci fermeremo per nessuna ragione al mondo, faremo tutto quello che è democraticamente possibile per impedire che la nostra città muoia. Lo faremo con spirito cristiano e di servizio sapendo che non dobbiamo mai perdere la speranza.”conclude Ripepi al termine della conferenza stampa.