di Rosanna Giovinazzo

E’ stato presentato martedì, ad una platea di studenti del Liceo Rechichi di Polistena, diretto dalla dott.ssa Francesca Morabito, il libro del prof. Massimiliano Licastro, valente docente di Italiano e Latino dello stesso Liceo, dal titolo “Per una lettura freudiana del Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro” , Edizioni Leonida. La presentazione del libro ha concluso un lavoro di approfondimento sul testo, che gli studenti, sotto la guida dei loro docenti di Lettere, hanno svolto, nell’ambito delle attività didattiche relative al Progetto lettura che, da parecchi anni ormai, rappresenta un appuntamento importante cui il Dipartimento di Lettere riserva particolare attenzione.
Presenti, la dirigente dott.ssa Francesca Morabito, che ha aperto i lavori con i saluti istituzionali e conle sue personali riflessioni sul libro, e il prof. Vincenzo Crupi, docente di Letteratura Italiana presso l’Università per stranieri di Reggio Calabria “Dante Alighieri”, oltre che insigne studioso dell’opera fogazzariana, che ha prefato il libro. Il prof. Crupi ha sottolineato le peculiarità del libro di Licastro, vero e proprio saggioin cui, con una adeguata metodologia critica, sono state condotte analisi interpretative articolate e complesse e svelate intuizioni sorprendenti mai prima evidenziate, come l’accostamento del personaggio del romanzo Cortis con Cristo. Tutto ciò alla luce della psicologia freudiana, ma non solo.
L’autore del libro, in apertura del suo intervento, ha voluto ricordare la figura, originalissima ed amatissima, del prof. Josè Formica, prematuramente scomparso, la cui assenza in platea è “pesante”. Dal pubblico si è levato un applauso lungo e caloroso che lo ha salutato ancora, per l’ennesima volta.
Il prof. Licastro ha quindi relazionato sul suo libro con dovizia di particolari, soffermandosi, oltre che sugli aspetti più generali del romanzo di Fogazzaro, sull’analisi di alcune tra le pagine maggiormente significative del romanzo stesso in cui è possibile mettere in luce sia i messaggi dell’autore ad un livello conscio, ma anche e soprattutto ad un livello inconscio,rispettivamente coincidenti , secondo la metodologia critica di Francesco Orlando, punto di riferimento dell’autore per la stesura di questo saggio, al ritorno del represso e al ritorno del rimosso. Il forte linguaggio simbolico che riveste il paesaggio, per come è descritto nel romanzo,e che è una costante narrativa, è stato un altro degli argomenti approfonditi dall’autore che ha voluto sottolineare i significati reconditi essenzialmente legati alla sessualità.
A concludere l’interessante mattinata, gli interventi di alcuni studenti che, con domande inerenti a molti aspetti e temi trattati nel saggio, hanno vivacizzato il dibattito, arricchendolo di nuove e significative riflessioni.