A Novacco tavola rotonda, workshop e degustazioni di tartufo
redazione | Il 22, Nov 2013
Domenica a partire dalle 10
A Novacco tavola rotonda, workshop e degustazioni di tartufo
Domenica a partire dalle 10
SARACENA (CS) – Dal mesenterico al bianco pregiato, dallo “scorzone” a quello “uncinato”, dal nero d’inverno al “moscato”, fino al bianchetto. È scientificamente provato: l’intera area del Pollino, così come dimostra una ricerca effettuata dall’ARSAC di Castrovillari e dall’Istituto di genetica vegetale del CNR di Perugia (IGV-PG), è terra di tartufi. Il turismo enogastronomico si fiuta. Investire sul terroir per promuovere il territorio e creare occasioni di sviluppo. La condotta Slow Food Sibaritide Pollino invita al confronto. Tavola rotonda, DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013, a NOVACCO.
All’incontro fissato per le ORE 10 e moderato dal Fiduciario Lenin MONTESANTO, oltre al Primo Cittadino Mario Albino GAGLIARDI, parteciperanno il presidente della Coldiretti di Rossano Ranieri FILIPPELLI, i sindaci e imprenditori del territorio, le associazioni “Il tartufo e la sua cultura” e “Tartufi e tartufai del Pollino e delle Serre”, l’assessore provinciale Biagio DIANA, i consiglieri regionali Damiano GUAGLIARDI, Gianpaolo CHIAPPETTA e Gianluca GALLO ed il Presidente del Parco del Pollino Mimmo PAPPATERRA.
“La biodiversità del tartufo del Parco nazionale del Pollino: risorsa da caratterizzare, conservare e valorizzare” è il titolo del contributo al dibattito che sarà offerto da Luigi GALLO, socio Slow Food e responsabile dell’ARSAC-Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 Pollino-Castrovillari.
L’ARSAC di Castrovillari e l’Istituto di Genetica Vegetale del CNR di Perugia (IGV-PG) – dichiara GALLO – hanno avviato una indagine allo scopo di caratterizzare e valorizzare il tartufo del Pollino. I primi dati di questa indagine sono stati pubblicati sulla rivista bimestrale “APOLLINEA” e, da questo primo esame, risulta che, attualmente, l’area interessata, dove si ricercano i tartufi, comprende quasi tutti i comuni compresi nel Parco nazionale del Pollino, con specie di tartufi diverse a seconda dell’altitudine e del tipo di vegetazione arborea e arbustiva presenti.
In particolare, le specie di tartufo che si ritrovano con maggiore frequenza nel versante calabrese del territorio del Parco sono il Tuber Mesentericum (tartufo mesenterico o tartufo nero di Bagnoli), il Tuber Magnatum (tartufo bianco pregiato), il Tuber Aestivum (tartufo estivo o scorzone), il Tuber Aestivum f. Uncinatum (tartufo uncinato), il Tuber brumale f. Moschatum (tartufo nero d’inverno o tartufo moscato) e varie specie di tartufi del gruppo del Tuber Borchii comunemente chiamati bianchetti.
In base ai primi dati sono già individuabili, nel territorio di ogni comune, alcune aree particolarmente vocate per il tartufo, anche se è necessario uno studio più approfondito per una vera e propria mappatura. Tali acquisizioni scientifiche sono di estremo interesse per la valorizzazione di tartufi pregiati locali, consentendo anche l’introduzione di marchi di tutela europei (IGP, DOP).
Alla tavola rotonda seguirà il workshop sulla ricerca dei tartufi, con cani a seguito, curata dalle associazioni “Il tartufo e la sua cultura” e “Tartufi e tartufai del Pollino e delle Serre”. Presso il Centro Turistico Novacco sarà possibile degustare i piatti preparati a base di tartufo del Pollino. IL PREZZO È DI EURO 25.