Roma – Nessuna strage premeditata, qualche bruto in azione si, ma la stragrande maggioranza dei 2400 cani e degli 886 gatti avvelenati nei giorni dello scorso mese di luglio è stata vittima dei comuni pesticidi usati ogni giorno per le faccende domestiche, dai veleni per le lumache alla candeggina
o all’acido gettato per pulire i marciapiedi, animali che sono stati male e che in
almeno il 40% dei casi sono morti tra atroci sofferenze. Certo ci sono anche circa
1000 tra cani e gatti il mese scorso sono morti a causa dei bocconi avvelenati, una
questione che la legge sancisce come reato, ma gli altri 3000 sono rimasti avvelenati
dai pesticidi usati in casa per uccidere scarafaggi, lumache o semplicemente gli
insetti. I pesticidi questi sono il vero nuovo nemico dei nostri animali domestici,
un elenco lunghissimo di prodotti e principi attivi velenosi, che vanno ad unirsi
ai bocconi da sempre usati per fare strage di cani e gatti randagi, ma questa volta
gli avvelenamenti riguardano prevalentemente i cani e i gatti di casa. Tra le regioni
con il maggior numero di cani e gatti avvelenati troviamo la Sicilia, la Puglia e
la Lombardia seguita da Emilia Romagna e Lazio. “Sono sempre di piu i cani e i gatti
che rimangono avvelenati e in molti casi muoiono a causa di un utilizzo sbagliato
dei pesticidi e disinfettanti che contengono materie velenosissime per i cani e i
gatti e che vengono usati comunemente anche per le faccende domestiche o sparse in
cantine e giardini- ci dice Lorenzo CROCE- chiediamo al ministero della salute di
rendere obbligatorio l’indicazione sulle confezioni di questi prodotti della pericolosità
di avvelenamento per cani e gatti”.