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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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A Lamezia un seminario sui trattamenti finalizzati al recupero dei soggetti con problemi di alcolismo

Il corso, organizzato nell’ambito della programmazione formativa annuale, dall’Unità Operativa Formazione e Qualità dell’Asp di Catanzaro, ha avuto una durata di due giorni ed ha coinvolto circa settanta operatori multidisciplinari dei servizi interessati

A Lamezia un seminario sui trattamenti finalizzati al recupero dei soggetti con problemi di alcolismo

Il corso, organizzato nell’ambito della programmazione formativa annuale, dall’Unità Operativa Formazione e Qualità dell’Asp di Catanzaro, ha avuto una durata di due giorni ed ha coinvolto circa settanta operatori multidisciplinari dei servizi interessati

 

Catanzaro – Si è tenuto a Lamezia Terme un seminario di aggiornamento sui trattamenti integrati e finalizzati al recupero dei soggetti con problemi di alcolismo. Il corso, organizzato nell’ambito della programmazione formativa annuale, dall’Unità Operativa Formazione e Qualità dell’Asp di Catanzaro, diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante, ha avuto una durata di due giorni ed ha coinvolto circa settanta operatori multidisciplinari dei servizi interessati, soprattutto Ser.T. e Servizi di Salute Mentale.
Il responsabile Scientifico dell’evento, dott. Franco Montesano, direttore del Sert di Soverato, nell’introdurre i lavori, ha sottolineato il preoccupante incremento dei problemi legati all’uso di bevande alcoliche, soprattutto nella popolazione giovanile, ed ha evidenziato la necessità di implementare le azioni di intervento terapeutico-riabilitativo nei confronti degli utenti e delle loro famiglie, che vivono questo grave disagio.
Nella prima giornata hanno relazionato il prof. G. De Sarro, Direttore della Cattedra di Farmacologia dell’Università “Magna Graecia ” di Catanzaro ed il prof. P. De Fazio, Direttore della Cattedra di Psichiatria. I temi trattati sono stati particolarmente interessanti in quanto hanno riguardato la neurobiologia della dipendenza alcolica con le sue possibili applicazioni terapeutiche in campo clinico e la problematica della co-morbilità, ovvero della concomitante presenza della dipendenza alcolica con un disturbo psichico. Nella fase introduttiva, la sociologa dr.ssa Valeria Surace, funzionario regionale del Settore di riferimento, aveva ampiamente descritto la dimensione epidemiologica del fenomeno e la situazione dei servizi regionali all’uopo preposti.
Il responsabile della tossicologia forense, dott. Federico Bonacci, ha poi affrontato i temi relativi alla diagnostica di laboratorio, con particolare riguardo per le tecniche più avanzate e innovative, il direttore dell’U.O. di Medicina Legale, dott. Piercarlo Rizzi, ha invece relazionato sugli aspetti giuridici inerenti soprattutto le situazioni di ritiro e riaffido delle patenti in caso di sospensione per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Nella giornata successiva, con la relazione del gastroenterologo-epatologo, dott. Ludovico Abenavoli, sono stati affrontati gli aspetti clinici e soprattutto le patologie epatiche correlate all’uso inadeguato di alcol. Molto seguita è stata infine la lezione magistrale del Prof. Giovanni Addolorato, alcologo, specialista del settore tra i più rinomati in campo nazionale ed internazionale, autore di numerose pubblicazioni e studi scientifici sull’argomento. Nella sua relazione è stato dato ampio spazio ai presidi farmacologici utilizzati in campo alcologico, capaci sia di esplicare un’azione anticraving, cioè di riduzione del desiderio verso l’alcol, che avversativa ovvero di contrasto all’utilizzo di bevande alcoliche.
Naturalmente è emerso con chiarezza che il solo presidio farmacologico è destinato all’insuccesso se non viene integrato con un’azione psico-socio-educativa di sostegno, sia individuale che di gruppo, tale da facilitare il percorso di sobrietà nel mantenimento dell’astensione dall’alcol, a lungo termine, possibilmente per tutta la vita. Inoltre, dai numerosi interventi dei corsisti è emerso non solo l’interesse verso gli argomenti trattati, quanto l’intenzione di riportare nei propri luoghi di lavoro i contenuti delle argomentazioni dibattute.
A conclusione delle due giornate di studio si è tenuta una Tavola Rotonda, moderata dal dott. B. Grande, direttore del Ser.T. di Catanzaro, alla quale hanno partecipato i referenti delle Unità Alcologiche dei servizi aziendali e del privato sociale e volontariato. Dalla discussione è emersa una buona organizzazione della rete territoriale formata dai Ser.T. , dalle Comunità terapeutiche e dal volontariato dei CAT (Club degli Alcolisti in Trattamento) .
Il dott. Egidio Battaglia e la dott.ssa Mirella Samele, rispettivamente referenti delle Unità Alcologiche dei Ser.T. di Soverato e Lamezia Terme, hanno descritto le loro casistiche e le modalità terapeutiche adottate; la psicologa dott.ssa Giorgia Ritrovato della Comunità Terapeutica “Centro Calabrese di Solidarieta” e la presidentessa dell’ARCAT (Club degli Alcolisti in Trattamento) hanno descritto i loro programmi di recupero a lungo termine, adottati in collaborazione, seppur nella reciproca autonomia, con i SerT. L’occasione è stata utile per rivedere alcune criticità emerse nel contesto della discussione in comunità.
Tra le proposte più importanti, che saranno portate all’attenzione della Direzione Generale dell’Asp di Catanzaro, l’elaborazione di linee guida per i programmi educativi finalizzati al rilascio delle patenti in caso di sospensione nonché l’organizzazione, nell’ambito della programmazione formativa aziendale della prossima annualità, di un corso di sensibilizzazione ai problemi alcol correlati rivolto ai medici di continuità assistenziale, ai medici ospedalieri e ai pronto soccorso degli ospedali del territorio. Questa ultima iniziativa sarà finalizzata soprattutto alla presa in carico di giovani con problemi connessi al consumo di alcol che, dopo un eventuale primo intervento, vengono inviati ai servizi territoriali di riferimento.