A Cosenza la presentazione del libro “La vita che resta” Mercoledì, alle 18
Il libro “La vita che resta” di Paola Stefania Fratto, verrà presentato mercoledì, alle ore 18, sul
Terrazzo Pellegrini, a Cosenza.
Interverranno:
Pantaleone Sergi, giornalista
Paola Stefania Fratto, autrice del volume
Modererà:
Antonietta Cozza, ufficio stampa Pellegrini
Il romanzo “La vita che resta” di Paola Stefania Fratto propone al lettore una storia
quasi senza tempo, quella di zio Tore e Leo.
Delicata, intensa, intima e forte come un cordone ombelicale. Leo è poco più di
un bambino quando capita per caso, spinto da quella curiosità
infantile unica e irripetibile, nel garage di zio Tore che si affaccia sulla strada
e domina la piazza dove i bambini giocano e fanno rumore. Un
garage, quello di zio Tore, che è come un luogo magico e fatato che incanta Leo
che trascorrerà qui molti anni della sua vita affascinato dai
racconti del vecchio che narrano di un passato ormai atavico ed ancestrale che è
come un antico scrigno di tesori.
Ed è in questo fascinoso dialogo che il romanzo ha la sua forza e la sua bellezza,
un dialogo in cui compaiono segmenti che riavvolgono i fili della
memoria: il lavoro di un tempo, l’emigrazione, le tradizioni paesane, i ritmi della
gente di montagna, i sentimenti, l’amore e il dolore. In questo
luogo zio Tore e Leo diventano simbiotici e il loro rapporto si trasforma in un travaso
di anima e cuore.
Leo diventa adulto, zio Tore invecchia con l’argento nei capelli e nella voce.
Ma la vita è strana, talvolta in maniera eccessiva, come una cesoia che recide d’un
tratto tutto il bello dell’esistenza.
La tragedia incombe e il giovane Leo, che si affacciava alla vita con la dolcezza
dei suoi anni e la promessa dell’amore, resta vittima di un
terribile incidente.
E’ la notte di Natale e quella “cesoia”, che è il destino, si abbatte su di lui
e i suoi quattro amici, vittime della strada che ricordano, nella
loro storia, una tragedia reale avvenuta proprio a San Giovanni in Fiore che si avverte,
tra le pagine, solo come eco lontana.
La narrazione, infatti, sublima quel ricordo e ne fa un racconto così da renderlo
indelebile sulla pagina e, in qualche modo, eternarlo.
Cosa resta della storia di Leo e zio Tore?
Tanto amore e la vita che, lentamente , riprende il suo corso con una nuova vita
in sboccio.