A Cinquefrondi parte il laboratorio-progetto “Borgo Futuro: Cinquefrondi tra radici e foglie nuove”
redazione | Il 24, Mag 2013
Domenica la presentazione a Largo del Tocco
A Cinquefrondi parte il laboratorio-progetto “Borgo Futuro: Cinquefrondi tra radici e foglie nuove”
Domenica la presentazione a Largo del Tocco
Circa un anno fa, nell’ambito della manifestazione “Oltre la RassegnAzione”
siamo stati nel centro storico, nel quartiere chiamato “Arretu li mura” e a Largo
del Tocco. Abbiamo trovatonel quartiere cumuli di rifiuti, case abbandonate, enormi
rovi, e desolazione. Prima che si svolgesse la tappa della rassegna “Arretuli mura”,
attraverso l’impegno dei volontari, abbiamo provato a ripulire il quartiere da sterpaglie
e rifiuti.
Largo del Tocco è, invece, la porta storica del paese. Proprio durante un’altra
tappa della rassegna, svoltasi nella storica piazzetta, il sig. Renato Macedonio ha
voluto presentare una petizione popolare per denunciare lo stato di abbandono del
centro storico dovuto alla presenza di numerosi depositi di immondizia che producono
pessime condizioni igienico-sanitarie e allo stato di pericolo legato alla mancata
manutenzione del quartiere. L’associazione Rinascita per Cinquefrondi ha, immediatamente,
sottoscritto l’appello. Camminare in quel quartiere, vivere e ascoltare i residenti,
pensare la storia,le radici di Cinquefrondi, ci ha portati a pensare che si possano creare
le condizioni per far nascere nel centro storico foglie nuove,nuove idee di recupero
e di riciclo, di ripristino delle condizioni di vivibilità; abbiamo subito, infatti,
pensato che possa nascere un laboratorio che provasse ad elaborare un progetto che
parta da uno studio preliminare volto al recupero della scalinata e del vecchio percorso
che collega il centro abitato con il cimitero comunale. Immaginando, inoltre, che
la scalinata principale possa prestarsi ad essere utilizzata tanto come percorso che
come palcoscenico naturale per lo svolgimento di rassegne teatrali, musicali o per
altre esigenze di comunicazione artistica. L’idea ha riscontrato un rilevante interesse
tra gli associati tanto da iniziare a coinvolgere, sempre sul piano volontario, anche
qualche professionista del luogo che da subito si è adoperato per un primo studio
preliminare di fattibilità.
L’intento di Rinascita per Cinquefrondi parte da un assunto metodologico:vivere
con la collettività dentro i quartieri e le periferie e assieme ai cittadini residenti
analizzare e capire le priorità e le esigenze che tante volte necessitano di risorse,
ma spesso anche di regole da scrivere insieme perché siano vissute e non subite,
come spesso, troppo spesso, accade; attraverso nuovi e moderni strumenti di partecipazione
per individuare priorità e necessità su cui investire le risorse comuni e con essi
valutare preventivamente idee e progetti meritori di sostegno non di maggioranze amministrative,
ma dell’intera collettività.
Pensare”Borgo Futuro” è pensare a tre possibili finalità di carattere politico,
economico e culturale.
Politico:
Dopo il boom degli ultimi 30-40 anni di sviluppo edilizio che ha partorito la realizzazione
di nuovi quartieri dove non si contano gli errori tanto di mancata programmazione
che di corretto utilizzo proporzionale dei metri cubi edificati soprattutto per quelli
destinati a nuova residenza assistiamo, infatti, oggi – alla luce della nuova fiscalità
delle unità immobiliari adibite a residenza, ma anche alle nuove imposte e ai tributi
sulla casa (prima ICI ora IMU,spazzatura, ecc..) e al forte aumento dell’energia
da riscaldamento e illuminazione – ad un esponenziale aumento del costo di mantenimento
che spesso mette in forte difficoltà intere famiglie;se a questo si aggiunge la
trasformazione dei nuclei familiari che oggi raramente superano i quattro componenti(padre,
madre e due figli) ne emerge in tutta evidenza il forte sovradimensionamento.
Altro aspetto, che non può essere trascurato, è lo sviluppo edilizio che è avvenuto
in assenza di strumenti urbanistici adeguati e che ha traslato le residenze dei cittadini
verso nuove costruzioni a fronte di un inesistente aumento demografico.
Il continuo spopolamento del centro storico con il suo naturale progressivo deterioramento
e l’inutile o quantomeno discutibile utilizzo di interi pezzi di territorio agricolo
è oggi motivo di riflessioni scientifiche e filosofiche da parte di numerosi studiosi che
si interessano di fenomeni ambientali e che dallo studio del fenomeno ne deducono
la necessaria quanto disperata inversione di marcia.
A fronte di tutto ciò vi è ancora chi crede che un nuovo strumento urbanistico, strumento
di programmazione certamente necessario ed urgente 30-40 anni fa per evitare lo scempio
attuale, possa rappresentare oggi lo strumento per l’ennesimo boom edilizio.
Sul piano politico, l’avvio di questo intervento, vuole riportare al centro della
discussione la necessità di rivalutare il centro storico alla luce delle nuove e
moderne esigenze abitative con l’obiettivo di dare risposte ad una società invecchiata
e sempre più alienata, ai tanti cittadini che vivono da soli o senza figli, a coloro
che non hanno la capacità economica per acquistare o costruire la propria abitazione
nei nuovi quartieri, ai cittadini immigrati che già vivono nel centro storico magari
in condizioni indecenti. Ripensare gli spazi significa evitare speculazioni e ennesime
colate di cemento.
Economico:
Studiare come la situazione di degrado attuale del centro storico possa viceversa costituire
forte elemento di sviluppo attraverso la trasformazione degli immobili fatiscenti
del centro in piccoli monolocali o bilocali, moderni e confortevoli e soprattutto
economici e popolari stimolando gli investimenti privati e rivalutando anche in termini
di valore ciò che oggi rappresenta un costo ed un peso perla loro pericolosità
sulle spalle del Comune.
Culturale:
Sul piano culturale l’avvio del processo vuole riportare alla vita quei luoghi comuni,
fonte di ricordi per numerosissimi cittadini che lisono nati e cresciuti e che oggi
sono sparsi per il mondo, cogliendola predisposizione naturale della scalinata ad
essere utilizzata,attraverso interventi di ripristino, a piccolo spazio teatrale
o per manifestazioni culturali di vario genere oltre che ripristinare un conveniente
e sicuro percorso pedonale, per recarsi al cimitero e fare visita ai propri defunti.
Cinquefrondi, vuole un luogo in cui si identifichi storicamente e il centro storico
è uno dei quartiere che meglio può prestarsi a tale esigenza.
Per riuscire a portare a termine questa prima fase del laboratorio ci siamo posti tutta
una serie di interrogativi. Interrogativi di carattere tecnico, organizzativo, filosofico
e metodologico.
Sul piano squisitamente tecnico si tratta di:
1) Mettere in sicurezza la scalinata attraverso l’eliminazione delle situazioni di
pericolo di crollo dei fabbricati che la fiancheggiano;
2) Transennare in modo stabile l’accesso nelle stradine interne luogo di rilevanti
pericoli di crollo;
3) Regimentare il deflusso delle acque piovane attraverso la realizzazione di scarichi
sotterranei;
4) Predisporre impianto di pubblica illuminazione lungo tutto il percorso fino al cimitero;
5) Rivestire la scalinata con materiali del luogo;
6) Ampliare lo spazio a valle della scalinata da destinare a piccolo palcoscenico;
7) Sistemare lungo tutto il percorso fino al cimitero caratteristici posti a sedere
da utilizzare come sosta;
8) Studiare ringhiera di sostegno lungo tutto il percorso per facilitare la percorrenza
alle persone anziane.
Sul piano organizzativo:
Pensiamo che l’intervento potrà svolgersi attingendo a sponsorizzazioni per il reperimento
di fondi, dei materiali e delle maestranze necessarie;
Vorremmo raggiungere attraverso i moderni canali di comunicazione quei nostri concittadini
che in quei luoghi sono nati e cresciuti e che oravivono in giro per il mondo;
Il laboratorio dovrebbe far nascere un gruppo di esperti capaci di svolgere il compito
di rintracciare i proprietari degli immobili fatiscenti ricadenti nell’area interessata
per presentare il progetto, aprire con loro i primi contatti e sondare i possibili interessi;
Un gruppo di esperti potrebbe essere incaricato di organizzare convegni su tematiche
riguardanti per esempio:
– Diritti, doveri e responsabilità dei proprietari di immobili fatiscenti e pericolosi
per la pubblica e privata incolumità e normativa di riferimento;
– Compiti del Comune e responsabilità dovute ad inattività o mancato intervento sia
sul piano della sicurezza che su quello sanitario;
– Fiscalità agevolata esistente o realizzabile dal Comune per chi ristruttura immobili
nel centro storico;
– Piano di recupero vigente e possibili modifiche verso la facilitazione di interventi
in questa direzione;
Naturalmente la cosa risulta fattibile ma non senza difficoltà, prima fra tutte,la
burocrazia.
Infatti, tra le questioni da affrontare se ne elencano alcune:
1) Come mettere in sicurezza la scalinata dai piccoli ruderi pericolanti che la fiancheggiano;
2) Come conciliare il lavoro volontario con la normativa sulla sicurezza del lavoro;
3) Quali forme per il soggetto e quale figura giuridica dovrà avere per richiede
ed ottenere le autorizzazioni comunali necessarie, cioè,chi presenterà il progetto.
Pensiamo che ci siano tanti nodi da sciogliere. Pensiamo che “Borgo Futuro”è
un lungo processo di partecipazione e di condivisione capace di riuscire a rispondere
a tutti questi quesiti. Capace di ridare alle radici quel compito di ancora mento con
la Storia, ma che le foglie nuove passano solo dalle nostre storie, dalle nostre scelte.
Un laboratorio prevede scambio, crescita e la volontà di processi capaci di portare
al cambiamento. Rinascita per Cinquefrondi vuole provare a creare un dialogo con i
quartieri nel tentativo di rendere nuovamente protagonista la cittadinanza.
Cinquefrondi:è ora che dalle radici rinascano foglie nuove.