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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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A Cinquefrondi l’importanza di donare Molti gli spunti di riflessione sul perché "Donare è vita" nel convegno che ha portato in città esperti di AIL, ADMO, AVIS e del Centro Trapianti di Reggio Calabria

A Cinquefrondi l’importanza di donare Molti gli spunti di riflessione sul perché "Donare è vita" nel convegno che ha portato in città esperti di AIL, ADMO, AVIS e del Centro Trapianti di Reggio Calabria
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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – E’ passato chiaro il messaggio sulla importanza della donazione nella riuscitissima iniziativa promossa dalla Consulta delle politiche sociali e dal referente cittadino ADMO, Agostino Mileto, in collaborazione con l’Amministrazione comunale che, per l’occasione, ha finanche concesso l’utilizzo della sala consiliare. L’importanza della donazione nelle parole della Presidente la Consulta, Mariella Roselli ma anche come estensione del diritto alla vita nei saluti del sindaco Michele Conia e nella commossa sottolineatura di Agostino Mileto, coinvolto nella tematica anche per vicende familiari.

La donazione come sentimento nobile nella relazione del Presidente provinciale Avis, Antonino Posterino, ma anche strumento per istruirsi al dovere sociale perché «gli altri possiamo essere noi in qualunque istante». Un altruismo dimostrato nei fatti a Cinquefrondi grazie alla feconda raccolta di bel 86 sacche di sangue dell’autoemoteca nel corso del suo stazionamento presso piazza della Repubblica e nel comprensorio – nel novantesimo anniversario dalla fondazione dell’Associazione – utili a rimpinguare la banca del sangue in perenne crisi di forniture. E se Martino Parisi, consigliere reggino dell’AIL, ha parlato di esempio di civiltà e di come i volontari impieghino il loro tempo per alleviare le sofferenze della tante famiglie chiamate in ospedale a superare un momento doloroso, la vice presidente ADMO Calabria, Manuela De Lorenzo ha spiegato in maniera molto significativa l’importanza della diffusione della cultura della vita grazie alla scelta di donare parlando altresì della carenza a reperire volontari da superare grazie spinta data dalla «motivazione a trovare il tempo per aiutare gli altri».

«Il dono è un fattore culturale – ha suggerito Diego Geria, vice Presidente provinciale Avis – frutto di una educazione fatta di gesti concreti» non mancando di evidenziare come sia il volontariato «a reggere questa terra». Del funzionamento del Registro regionale dei donatori del midollo ha trattato Giuseppa Romeo che – oltre a spiegare l’importanza di fare rete tra le varie associazioni – ha chiarito che il traguardo del trapianto è possibile con una rapporto di compatibilità pari ad 1 soggetto ogni 100.000 e solo grazie alla procedura della tipizzazione tissutale che ha preso avvio, in prima battuta nel 1989, per poi sfociare nel 2001 nell’istituzione del primo vero registro nazionale che coordina il severo protocollo a cui tutti i centri regionali debbono attenersi. Le conclusioni sono state affidate al dottor Giuseppe Console del Centro Trapianti Midollo Osseo di Reggio Calabria che, illustrando scientificamente le diverse tipologie di trapianti, ha anche voluto chiarire che gli stessi «si fanno per patologie gravissime, essendo terapie selettive ed elettive,e molto spesso rappresentano non l’ultima speranza per il paziente bensì la prima».