Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

De Matteis, una castroneria la riconversione del nosocomio di Locri a ospedale Covid Analizzando serenamente i fatti non ha alcun senso logico sguarnire la vastissina fascia Jonica ed il suo altrettanto vasto entroterra di un Punto di Primo Soccorso e privarlo di un Ospedale

De Matteis, una castroneria la riconversione del nosocomio di Locri a ospedale Covid Analizzando serenamente i fatti non ha alcun senso logico sguarnire la vastissina fascia Jonica ed il suo altrettanto vasto entroterra di un Punto di Primo Soccorso e  privarlo di un Ospedale

Riceviamo e pubblichiamo

L’ipotizzata riconversione dell’Ospedale di Locri a Ospedale Covid non e’ altro che l’ennesimo colpo di genio del management sanitario dell’ASP di Reggio Calabria nel cui contesto, evidentemente, nessuno conosce la storia, il prestigio e le potenzialità attuali di questo grande stabilimento Ospedaliero, fino a qualche anno addietro il primo della Provincia di Reggio Cslabria.
Proporre una castroneria simile sta a significare che la Sanità Calabrese, ed in particolare quella Reggina sono, ahimé, come la lanterna nelle mani dell’orbo.
Analizzsndo serenamente i fatti non ha alcun senso logico sguarnire la vastissina fascia Jonica ed il suo altrettanto vasto entroterra di un Punto di Primo Soccorso e privarlo di un Ospedale, l’unico rimasto per intenderci, giacché stiamo parlando del vastissimo e popoloso lembo di terra che si estende pressoché longitudinalmente nel territorio compreso tra Soverato e Reggio Calabria. In tutto questo vastissimo e popoloso ambito territoriale, compreso tra l’Ospedale di Soverato ed il GOM di Reggio Calabria esiste e funziona oggi il solo Ospedale di Locri, atteso che ormai da tempo anche il prestigioso Ospedale di Melito Porto Salvo è stato smantellato e fortemente ridimensionato.
E’ del tutto evidente quindo che l’eventuale riconversione dell’Ospedale di Locri ad Ospedale Covid, si qualificherebbe come una scelta emotiva del tutto priva di ogni senso logico e di lungimiranza.
Chi oggi ricopre ruoli di responsabilita’ ed ha, di conseguenza, il dovere di compiere scelte e assumere decisioni nel governare i processi sanitari nell’area Metropolitana di Reggio Calabria, non può più concedersi errori, specie in un momento cosi delicato e complesso a causa della Pandemia da Covid 19, in un’area caratterizzata da un bassissimo rapporto tra numero di abitanti e posti letto disponibili. Sottrarre ulteriori posti letto ai tantissimi ammalati gravi, affetti da altre patologie importanti per curare i pazienti Covid, porterebbe ad una situazione paradossale come se l’Azienda Sanitaria Reggina nel tendere la mano ai pazienti Covid, volesse abbandonare al loro destino migliaia di altri pazienti affetti da patologie altrettanto gravi e problematiche…. col rischio di causare una deriva Sanitaria nel nostro territorio.
La sola scelta da compiere in situazioni gravi di emergenza sanitaria, come quella che stiamo vivendo, non poteva che indurre, a mio modesto avviso, a riattivare uno dei tanti Ospedali chiusi da tempo e utilizzarlo in questa fase per i malati Covid. In tal senso, visto che Scilla e Siderno sono stati destinati a diventare Casa della Salute e Melito P.S. e Gioia Tauro, oramai dequalificati non possono che fungere da cosiddetti “Ospedali di prossimità” per il GoM l’uno e per il Presidio di Polistena l’altro, la scelta sarebbe potuta ricadere sull’ex Ospedale di Cittanova, chiuso da tempo, riattivandolo come Ospedale Covid.
Sarebbe stata, questa una scelta razionale molto valida economicamente, essendo la Struttura dell’ex Ospedale di Cittanova di recente costruzione e mantenuta in buono stato di conservazione, per cui ben si presterebbe ad accogliere i pazienti Covid. .
Gli interventi necessari per la riattivazione della Struttura Cittanovese sarebbero di costo non elevato e di grandissima utilità, oltre che in linea con quanto strategicamente annunciato dal Commissario Longo al momento del suo insediamento, non tralasciando l’importanza che riveste la posizione strategica di questo Ospedale, sito al centro della Piana di Gioia Tauro ed ad appena 7 km dallo svincolo della superstrada Jonio Tirreno.
La vecchia logica di “spogliare la Croce per vestire l’Altare…” è meglio metterla da parte e ragionare in Sanità in termini costruttivi, valutando bene le ricadute che seguiranno ad ogni decisione che si andrà ad assumere …
Oggi non è più consentito a nessuno di lasciarsi andare in decisioni emotive e frettolose in una Calabria che in materia Sanitaria presenta innumerevoli vulnus, tutti assai importanti, a causa della fragilità del nostro sistema sanitario, della carenza di risorse economiche ed umane di qualità, e della cattiva organizzazione che purtroppo regna ormai da molto tempo.
Perciò, prima di compiere scelte così importanti sarebbe cosa buona e giusta riflettere e farle passare attraverso la strada del confronto con coloro che nella veste di Sindaco governano le diverse realtà dell’area Metropolitana di Reggio Calabria, e con le forze sindacali del settore sanitario.
Dr. Francesco De Matteis