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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Cittadinanza italiana a Zaki, anche Liliana Segre si schiera a favore della mozione L'ultima volta era stata accolta da un lungo applauso per votare la fiducia a Mario Draghi, oggi la senatrice a vita ritornerà di nuovo in Aula per lo studente egiziano

Cittadinanza italiana a Zaki, anche Liliana Segre si schiera a favore della mozione L'ultima volta era stata accolta da un lungo applauso per votare la fiducia a Mario Draghi, oggi la senatrice a vita ritornerà di nuovo in Aula per lo studente egiziano

La cultura, lo abbiamo sempre detto, ma prima ancora Voltaire (cerchiamo di mantenerci in linea con l’intellettualità corrente), è anche condizione fondamentale di quel sentimento definito “tolleranza”, l’accettazione con rispetto di quello che a volte non è in linea con i nostri pensieri, le nostre condizioni sociali, ma soprattutto quel sentimento di dignità per affrontare una battaglia uniti contro i soprusi. E tra questi, checché se ne dica, è quello che sta subendo Patrick Zaki. Lo studente egiziano dell’Università di Bologna, recluso in carcere in Egitto, adesso da oltre un anno senza alcuna motivazione.
Mentre in un Consiglio Comunale di Taurianova lo scorso 25 marzo, viene negata la richiesta di cittadinanza onoraria a Zaki con delle motivazioni, alcune, le quali nemmeno Topo Gigio sarebbe stato capace di fare meglio. Dove si ricorda Francesco Sofia Alessio, umile nella sua grande dote intellettuale, ma si “ignora” un uomo detenuto ingiustamente in un carcere egiziano e quindi consentire che venga aiutato a raggiungere quella condizione universale definita libertà. Poteva essere scritta una bellissima pagina all’insegna della libertà umana, culturale e sociale. Sì, proprio libertà, la stessa che molti oggi, in piena pandemia per delle chiusure a tutela della salute, ne abusano come se fossero i nuovi “partigiani”, i nuovi Luther King rionali o peggio, un Malcom X alla ‘nduja.
È notizia di queste ultime ore che la senatrice a vita Liliana Segre, superstite a all’Olocausto nazista, a quella sopraffazione vigliacca del forte sul più debole, utilizzando la violenza. Testimone di quella terribile pagina di storia definita Shoa (e qualche imbecille ancora tende a negare). Sarà a Palazzo Madama per votare sì alla mozione per il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki.
La senatrice afferma “Ho firmato la mozione con profonda convinzione. Domani (Oggi NdR) sarò presente in aula per appoggiare lil provvedimento e chiedere la liberazione di Zaki. La sua detenzione senza processo è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili”. La Segre afferma inoltre che “L’Italia, in quanto Stato democratico, prosegue Segre, deve fare il possibile per ottenere la liberazione di Patrick Zaki, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza”.
Speriamo che tutto questo serva a farci capire che il concetto di tolleranza e di solidarietà, sono elementi cardine e universali per qualsiasi società che vorrebbe evolversi dal punto di vista di un condizione culturale vera, reale, a qualsiasi latitudine, dalle grandi città ai piccoli paesi.
(GiLar)