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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Operazione “Rinascita-Scott”, il duro affondo di Enza Bruno Bossio a Nicola Gratteri "Ma mi auguro anche che si arrivi a processo e non finisca, come il 90% delle indagini di Gratteri, in una bolla di sapone che non pulisce nulla ma cancella nel frattempo la dignità di chi ne viene toccato"

Operazione “Rinascita-Scott”, il duro affondo di Enza Bruno Bossio a Nicola Gratteri "Ma mi auguro anche che si arrivi a processo e non finisca, come il 90% delle indagini di Gratteri, in una bolla di sapone che non pulisce nulla ma cancella nel frattempo la dignità di chi ne viene toccato"
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Dopo il terremoto giudiziario di ieri dove la procura antimafia coordinata da Nicola Gratteri, non mancano le polemiche ha eseguito oltre trecento ordinanze di arresto per un totale di 416 indagati tra i quali nomi eccellenti della politica calabrese come l’ex parlamentare e avvocato Giancarlo Pittelli, l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, l’ex assessore regionale Luigi Incarnato e giovani della politica emergente fino a poco tempo fa come il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, ex Pd, renziano di ferro e candidato alle primarie perse contro Oliverio nel 2014. Ancora in quota Pd, nell’ottobre del 2015 è stato eletto coordinatore nazionale di Anci Giovani e due anni dopo, presidente di Anci Calabria, carica che ricopre tuttora, ma che nel novembre del 2018 c’è la “sverzata” verso Mario Occhiuto all’epoca quasi certo candidato per il centrodestra a presidente della Regione. Velleità naufragata ieri con l’annuncio della candidatura di Jole Santelli (già vicesindaco dello stesso Occhiuto al Comune di Cosenza).
Ma la polemica odierna riguarda quel divieto di dimora nei confronti dell’ex vicepresidente della Regione, Nicola Adamo, non è la prima volta che si trova in fatti giudiziari, ma stavolta è accusa di “traffico di influenze”, un reato introdotto con la Legge Severino del 2012 e ratificata sotto il Governo Monti.
Lo stesso Adamo smentisce le accuse affermando che non ha esercitato «alcun traffico di influenze, né mai “accettata” alcuna proposta di corresponsione di nessuna somma di denaro. Comunque, tempo al tempo: aria pulita non ha paura dei tuoni», e che “ritiene ignominioso e riprovevole è il fatto di essere stato inserito in un contesto di indagini concernenti la criminalità organizzata di tipo mafioso”.
La moglie di Adamo, parlamentare del Partito Democratico non ci sta e i fulmini li scaglia lei, direzione Nicola Gratteri perché nella sua pagina social scrive, “Gratteri arresta metà Calabria!
È GIUSTIZIA? No è solo uno SHOW! Colpire mille per non colpire nessuno. Anzi si. Colpire la possibilità di Oliverio di ricandidarsi. Il resto finirà in una bolla di sapone come il 90% delle sue indagini! E la Ndrangheta continuerà a prosperare come ha fatto in questi anni (…)”.
In un altro post sempre nella sua pagina dove condivide la replica del marito, scrive ancora, “La sensazione che il procuratore Gratteri abbia in mente di “smontare la Calabria come un Lego non partendo dai reati ma dai politici (…) Ovviamente non tutti i politici ma solo quelli che non si assoggettano, che non si inchinano, che non si genuflettono davanti al “più grande spettacolo dopo il big bang”. La parlamentare dem non si ferma e chiude con il “botto”, “mi auguro anche che si arrivi a processo e non finisca, come il 90% delle indagini di Gratteri, in una bolla di sapone che non pulisce nulla ma cancella nel frattempo la dignità di chi ne viene toccato”. Ce l’ha con Gratteri, decisamente. E non è nuova in queste uscite contro il procuratore capo di Catanzaro perché anche nello scorso novembre nel periodo di Ognissanti, tuonando contro il suo partito, sul fatto che il Pd non ha voluto (ri)candidare Oliverio alla guida della Regione Calabria, “Come si fa a mortificare così un dirigente nazionale? Devono dare una spiegazione razionale. Anzi, ve la dico io: Gratteri ha ordinato a Zingaretti di non ricandidare Oliverio. E noi abbiamo il cavallo di Troia in casa. È Antonio Viscomi, emissario della Cei e dei pm di Catanzaro”.
Tuoni, fulmini e saette, si passa dai terremoti giudiziari ai temporali della politica e dei politici stessi. Ma intanto molti calabresi acclamano il procuratore Nicola Gratteri per l’immenso lavoro svolto per amore della legalità così come alle forze dell’ordine impegnate in questa fase delicata per il ripristino della legalità in Calabria.
(GiLar)