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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 26 MAGGIO 2024

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La colonia felina “Le micille” e il csoa Cartella esprimono solidarietà alle volontarie di “Dacciunazampa”

“Le istituzioni non fanno nulla contro il randagismo”

La colonia felina “Le micille” e il csoa Cartella esprimono solidarietà alle volontarie di “Dacciunazampa”

“Le istituzioni non fanno nulla contro il randagismo”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

In una città come Reggio Calabria, la battaglia per i diritti degli animali equivale a pieno titolo a tutte le lotte contro il sistema attuale, costruito non per il bene degli ultimi ma per arricchire i pochi, e sempre gli stessi.
Le leggi nazionali sulla sterilizzazione dei randagi, il rispetto dei gatti liberi che vivono sul territorio, il recupero dei cani abbandonati, la registrazione e la tutela delle colonie feline, che a cascata dovrebbero essere assunte dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune, non hanno alcun valore in Calabria. L’ASP veterinaria, un’immensa struttura vuota sita sulle colline di Gallico, non ha alcun ruolo, non avendo strumenti idonei e sufficienti per poter adempiere alle sue funzioni, dalla mancanza di un semplice rilevatore di microchip, a quella di un ambulatorio veterinario provvisto di veterinari e di farmaci.
L’inutilità di questo sistema vede i volontari e le volontarie delle associazioni animaliste, in città come in tutta la provincia, sostituirsi completamente alle istituzioni, a discapito di enormi sacrifici economici e di vita personale. Sono associazioni sostenute soltanto dai contributi delle persone sensibili raggiunte attraverso il web e le attività in piazza, dai singoli cittadini, che ormai neppure si domandano chi, quale ente, che unità del comune, si occupa, da contratto e con stipendio, di fare quello che quotidianamente i volontari fanno a proprie spese.
L’ennesimo schiaffo all’enorme lavoro di Dacciunazampa Onlus, è stato inferto negli scorsi giorni dalle istituzioni a Cataforio, a pochi metri dal rifugio autogestito. Le volontarie sono state costrette a vedere un cane impiccato dal proprio guinzaglio, nel tentativo di liberarsi dal corrimano a cui era stato legato con i suoi due cuccioli. Sono state costrette a recuperarlo loro stesse, non potendosi neanche permettere di pagare lo smaltimento dell’animale, come richiesto in questi casi dalla normativa.
Ma le leggi sembra che siano attuate a caso, secondo scelte dettate dalla contingenza e dalla giustificazione, triste e ridondante, “Sono solo animali”. Vogliamo che in questa regione ognuno faccia la sua parte, vogliamo un canile comunale funzionante e un ambulatorio veterinario provinciale, vogliamo sterilizzazioni gratuite e diritti veri garantiti per gli animali.

Colonia felice organizzata “Le Micille”
c.s.o.a. Angelina Cartella