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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Taurianova, un Consiglio Comunale dalla calma apparente iniziale a un feroce battibecco al vetriolo durante i preliminari. La minoranza abbandona l’aula Il secondo consiglio comunale per l’approvazione delle modifiche dello statuto comunale dove seguirà un terzo il 2 dicembre con all’interno ancora le polemiche per l’abrogazione delle interrogazioni orali e il presunto “abuso della democrazia”

Taurianova, un Consiglio Comunale dalla calma apparente iniziale a un feroce battibecco al vetriolo durante i preliminari. La minoranza abbandona l’aula Il secondo consiglio comunale per l’approvazione delle modifiche dello statuto comunale dove seguirà un terzo il 2 dicembre con all’interno ancora le polemiche per l’abrogazione delle interrogazioni orali e il presunto “abuso della democrazia”

Ieri l’ennesimo Consiglio Comunale, il secondo per poi ritornare in Aula il prossimo 2 dicembre per approvare le modifiche dello Statuto Comunale per avere una maggioranza semplice visto che in prima battuta servivano i due terzi dei voti del Consiglio.
Un Consiglio apparentemente calmo all’inizio, dopo il fuoco incrociato del giorno prima a suon di note stampa da parte di tutta la minoranza contro il sindaco Roy Biasi. Tutti quieti e pacati secondo dalla maggioranza alla minoranza compresa la Giunta in forma e come tradizione in outfit da “urban selfie” per discutere sui cinque i punti all’OdG e si inizia il dibattito con i “preliminari”, dove il primo a prendere la parola è il consigliere dem Simone Marafioti che interroga il sindaco su due questioni, affermando che si tratta di “una giornata molto triste” a causa dell’abrogazione delle interrogazioni orali e, rivolgendosi all’assessore Grimaldi in merito a due delibere di spesa di 19.500 euro per le luminarie e oltre quattromila euro per delle casette situate in Piazza Italia, definendo “uno sperpero di denaro pubblico vista la situazione economica grave che si sta attraversando” e che altri comuni hanno utilizzato un metodo più sobrio. E poi al vicesindaco Caridi chiede lumi in merito a delle magnolie secolari per dei lavori effettuati in un terreno comunale, in quanto ne sono rimasti solo due.
Il consigliere di Forza Italia Stranges rimarca la questione della modifica del Regolamento del Consiglio Comunale, se qualora ci fosse la possibilità di “un passo indietro” riguardo le interrogazioni orali per “non passare alla storia” per una modifica che impedisce il dibattito democratico, definendolo uno “scempio”.
Subito dopo il consigliere di Fratelli d’Italia Prestileo che rimarca la questione delle interpellanze orali, in quanto “viene svilita la figura del consigliere comunale”. Rimarca la questione dell’acqua potabile e quindi propone uno sgravio sulle bollette visto che molti stanno usufruendo di bottiglie acquistate al supermercato e non tutti possono permetterselo. Rimarcando la questione di “non svilire le figure politiche perché c’è una forma di strozzatura della democrazia come nemmeno nei peggiori regimi”.
Prende la parola il sindaco Roy Biasi che risponde alle questioni poste in essere dalla minoranza, rimarcando il “poco pubblico” presente in Aula. Ribandendo che non ci sarà nessun passo indietro in merito alle interpellanze perché impiegano tutto il tempo di un Consiglio Comunale, definendo un “abuso”, quello che comunemente viene chiamato “democrazia” e “libertà”, almeno così ci insegna la storia repubblicana dopo la lotta partigiana.
E siccome ci sono state sempre interpellanze uguali facendo le stesse domande, poi ribadisce la questione delle luminarie che loro l’hanno sempre detto, ribadito in tutti i consigli. “Loro intendono fare tutte le attività ludiche dando un tono di normalità”, nei fatti fanno quello che vogliono perché l’hanno ribadito in campagna elettorale. In sintesi alla minoranza risponde, mettetevi l’anima in pace!
E poi ha sciorinato una serie di finanziamenti che il Comune ha ottenuto con dei lavori che si stanno svolgendo sul territorio comunale, dovrebbe a breve secondo quanto affermato che Taurianova a breve diventerà la nuova Lussemburgo. Un appunto lo facciamo noi, le transenne, la miriade di transenne con delle strade dissestate e anche pericolose, quando saranno tolte, ripristinando la normalità? Visto che anche mentre scriviamo arrivano segnalazioni preoccupanti da diversi cittadini.
Per quanto concerne l’acqua il problema è dovuto al forte fenomeno di siccità che ha colpito tutta l’Italia a causa del forte caldo. E che nei fatti ribadisce che l’acqua ufficialmente non sarà potabile prima di un anno per delle normative nazionali in vigore, visto che è stata immessa acqua di un nuovo pozzo nella condotta idrica comunale.
Quando Biasi parla di “abuso della democrazia” inizia il pandemonio con un battibecco al veleno tra Biasi e Stranges che ribatte che Biasi ha detto una cosa molto grave. E poi si inizia un batti e ribatti tra “Pro Loco”, assunzioni parentali in ditte dei rifiuti fino a passare alla vendita di “biciclette riciclate”, si arriva al punto che il presidente silenzia i microfoni, ma il battibecco continua e visto che ci siamo un po’ smarriti (però ci piaceva osservare il viso del vicesindaco Caridi), non riporteremo in quanto non consono con la cronaca inerente i temi del Consiglio Comunale (chi vuole può andare a vederselo nella piattaforma digitale del Comune dove vengono registrati i consigli). Quello che abbiamo capito è che il Comune di San Giorgio Morgeto è presente!
Biasi fa un passaggio sulla questione dell’Avr e su una presunta ditta che dovrebbe prendere il posto in quanto l’Avr vorrebbe lasciare l’appalto e che Biasi ha ribadito che per subentrare dovrebbe sopperire alle mancanze fatte da Avr e che si è trattato di un incontro ufficiale alla luce del sole.
Chiede Biasi precisando che l’acqua torbida di questi giorni è dovuta al fatto che la sorgente di Vitarito era quasi secca e che la polvere superficiale è stata trasportata nella condotta idrica, visto l’evento piovoso straordinario di questi giorni, ma che hanno provveduto a clorarla e mandarla in circolo per non lasciare senz’acqua tutta la cittadinanza. Oltre al danneggiamento del trasformatore a causa di un fulmine del nuovo pozzo e che si provveduto con difficoltà a ripararlo.
Subito dopo prende la parola il consigliere della Lega Scarfò rispondendo ad alcune “affermazioni che lo lasciano allibito” ribandendo la necessità di un dibattito democratico in Aula.
Subito dopo è l’ex sindaco Fabio Scionti esordendo “Sentendo Biasi e Scarfò sembra che abbia vissuto in un’altra epoca”, in quanto quando lo stesso era sindaco il clima non è come è stato descritto ma che potevano parlare per ore senza essere interrotti. “Vi siete messi un vestito che non vi calza per niente”. Ribadendo anche lui l’infelice idea di togliere le interpellanze orali, e poi diciamolo pure fa un po’ il furbetto lanciando la pietra, ma nascondendo la mano all’indirizzo della giunta, “Non ho mai visto un vostro assessore o consigliere rispondere alle interpellanze, mentre i miei sì venivano delegati da me”, ma poi precisa (furbo), “I miei avevano la capacità, … grazie a Dio avevo assessori…avevano la capacità…non perché loro non ce l’hanno. Ma per mia bravura di consegnare le interpellanze…” (sic!). E che i consiglieri non hanno mai portato mai una proposta in Aula, “ma ne riparleremo dopo e che nessuno si deve arrogare il diritto di dire a me cosa che devo dire e cosa non devo dire perché è l’unica questione della mia vita”. Ribadendo che loro dopo i preliminari usciranno dall’Aula per la modifica dello Statuto, ovvero di quei punti che l’attuale sindaco la scorsa consiliatura ha voluto, adesso li abroga. Dopodiché tutta la minoranza lascia l’aula.
Il Consiglio continua con l’approvazione di tutti i punti con i soli voti della maggioranza rimasta in aula. Tra questi la delega alla legalità all’assessore Grimaldi, una variazione di bilancio, la ricognizione delle partecipate e il rimborso delle spese legali estese anche i consiglieri comunali in eventuali procedimenti penali ma solo in caso di assoluzione.
Prima della fine del Consiglio Comunale prende la parola l’assessore Crea che chiarisce alcuni punti in merito alla nota stampa dell’ex sindaco Scionti congiuntamente con la collega Ferraro in merito allo scuolabus ribadendo che non ci sono state riduzione di ore e che per sopperire al problema del numero di alunni hanno usufruito di un pulmino preso in prestito a San Giorgio Morgeto (c’è ovunque, magari un gemellaggio?), e che per andare fuori comune si è deciso di far pagare una quota fissa di due euro perché lei è un insegnante e parla con i genitori. E che anche agli alunni del centro viene garantito il servizio, cosa che in altri comuni non lo svolgono perché lei è insegnante e lo sa.
Poi sulla mancanza degli assistenti educativi “potevano essere dentro le aule perché sono state le scuole a comunicare al Comune perché lei è a scuola (è insegnante), “di non mandarle a scuola per risparmiaci le ore”, ma che possono recuperarle dopo durante le settimane successive.
E per quanto riguarda la mensa è tutta una questione di spazi in quanto carenti visto il crescere del numero degli alunni “e che io non dico fesserie perché sono a scuola”, è insegnate e lo sa, lo ribadisce di continuo molte volte nel suo intervento. Nei fatti per la mensa è tutta una questione di spazi carenti e che i tempi non si sono persi per incompetenza degli uffici, ma solo per una questione di spazi e quindi ci vogliono i tempi necessari per creare nuovi refettori.
Il Consiglio Comunale finisce, cari saluti e alla prossima….
(GiLar)