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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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135 milioni di euro il valore della cocaina sequestrata oggi al porto di Gioia Tauro

135 milioni di euro il valore della cocaina sequestrata oggi al porto di Gioia Tauro

Le cosche calabresi affidabili per il cartello colombiano, anzi l’unico vero “Broker mondiale”

135 milioni di euro il valore della cocaina sequestrata oggi al porto di Gioia Tauro

Le cosche calabresi affidabili per il cartello colombiano, anzi l’unico vero “Broker mondiale”

 

 

 
GIOIA TAURO – ‘ndrangheta è la principale importatrice di cocaina, anzi
l’unico e vero “broker mondiale” del traffico. Grazie ad una
riconosciuta “affidabilità”, le cosche calabresi sono le
uniche in grado di trattare quasi in esclusiva con i narcos
colombiani che di loro si fidano ciecamente. E l’ennesima
conferma è giunta dal sequestro di 560 chili di cocaina operato
dalla guardia di finanza nel porto di Gioia Tauro, una delle
principali porte d’ingresso della droga per l’Europa.
Un carico che una volta immesso sul mercato avrebbe fruttato
alle potenti cosche reggine 135 milioni di denaro fresco da
reimpiegare nei traffici illeciti.
Contro il narcotraffico, ha spiegato il procuratore capo
Giuseppe Pignatone, la Dda di Reggio Calabria ha avviato da
tempo una strategia fatta di coordinamento tra forze dell’ordine
e indagini di intelligence, anche all’estero. E proprio grazie
ad una operazione condotta a livello internazionale, i
finanzieri del Goa del Gruppo investigazioni criminalità
organizzata di Reggio Calabria e del gruppo di Gioia Tauro,
insieme allo Svad dell’Agenzia delle dogane, sono riusciti a
mettere le mani sul carico.
L’operazione si è svolta in due fasi. Nel pomeriggio di ieri
i finanzieri, insieme ai funzionari dello Svad hanno controllato
un container proveniente dalla Colombia, sia sulla base delle
indagini che sull’analisi di rischio effettuata dalle dogane. E
il controllo ha dato gli esiti sperati. Nascosti tra i chicchi
di caffé sono stati trovati 36,5 chili di cocaina pura.
Gli investigatori, sicuri che quello non fosse l’unico carico
in arrivo, si sono appostati tra i container, sino a quando, in
serata, hanno visto un dipendente del porto, Vincenzo Trimarchi,
di 42 anni, indicato come uno dei responsabili della gestione
del personale della società Mct, avvicinarsi ad un altro
container, proveniente da Panama via Ecuador e carico di
pellame, prelevare otto borsoni e caricarli su un furgone.
Uscendo dagli spazi doganali, l’uomo ha notato i finanzieri ed
ha cercato la fuga tornando nell’area portuale. Ma senza esito.
Trimarchi è stato bloccato ed arrestato per narcotraffico e nei
borsoni sono stati trovati altri 523,5 chili di cocaina. Adesso
gli investigatori dovranno accertare quale delle cosche del
reggino sia responsabile di questo carico.
Con quello di oggi, salgono a 992 i chili di cocaina
sequestrati dalla guardia di finanza nel porto di Gioia Tauro,
per un valore sul mercato di 240 milioni di euro.