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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“10 Settimane per il Sì”, incontri di Zonadem nel cosentino Verranno spiegate le ragioni del sostegno alla riforma

“10 Settimane per il Sì”, incontri di Zonadem nel cosentino Verranno spiegate le ragioni del sostegno alla riforma
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“10 Settimane per il Sì”, la serie di incontri organizzata da Zonadem per sostenere il Sì al prossimo referendum costituzionale, è approdata oggi, con grande partecipazione di pubblico, prima all’Unical e poi a San Lucido, alla presenza del sottosegretario Antonello Giacomelli. Il nostro intento – sottolinea Bevacqua, coordinatore regionale
di Zonadem – è quello di incontrare i cittadini e spiegare puntualmente le ragioni del sostegno a una riforma che riteniamo necessaria per il nostro Paese.

La stessa composizione dei comitati, i cui aderenti vanno ben al di là degli iscritti al PD e rappresentano i più diversi settori della società civile, significa che non intendiamo la consultazione referendaria come un plebiscito pro o contro Renzi: la riforma va discussa nel merito e l’elettorato deve essere messo nelle condizioni di comprendere che il disegno di legge costituzionale consentirà all’Italia di porsi in linea con il profilo di modernità e di efficienza degli altri Paesi europei.

La presenza del sottosegretario Giacomelli, che ringrazio per la pronta disponibilità, contribuisce a rappresentare la prova tangibile dell’attenzione che i vertici nazionali rivolgono verso il lavoro costante del movimento Zonadem”. Concludendo i lavori, il sottosegretario allo sviluppo economico ha sottolineato che “il quadro della contesa si è complicato esclusivamente per ragioni che esulano dal merito di una riforma che ha visto al suo avvio il sostegno di una larghissima maggioranza parlamentare ed ha assistito lo sfilarsi successivo per mere questioni di calcolo politico”.

“Ricordo molto bene – ha ribadito Giacomelli – le parole contrite e i solenni giuramenti dopo la dura reprimenda pronunciata da Napolitano in occasione dell’inizio del suo secondo implorato mandato: noi siamo rimasti fermi a quell’impegno di cambiamento. Il cuore di questa riforma è il superamento di un bicameralismo paritario nato in un’epoca in cui appariva più importante il diritto di tribuna rispetto alla diversità di quella che Roberto Ruffilli amava definire democrazia decidente. Votare Sì è oggi un gesto di fiducia nella possibilità di migliorare le istituzioni, rendendole confacenti al tempo reale che quotidianamente viviamo e capaci di sovvertire quella sfiducia e quel ripiegamento su sé stessi che paiono attanagliare i cittadini. L’alternativa è rassegnarsi alla ineluttabilità della stasi e della inesorabile involuzione”.