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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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10 marzo 1988 la Camorra uccide ad Afragola in provincia di Napoli il consigliere comunale prof. Francesco Salzano Una studentessa del liceo scientifico Filolao di Crotone ne commemora la figura

10 marzo 1988 la Camorra uccide ad Afragola in provincia di Napoli il consigliere comunale prof. Francesco Salzano Una studentessa del liceo scientifico Filolao di Crotone ne commemora la figura

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 10 marzo, ricorrenza in cui è stato assassinato nel 1988 ad Afragola in provincia di Napoli il consigliere comunale prof. Francesco Salzano intende ricostruirne la storia attraverso l’elaborato di Martina Pullano della classe I sez. D del liceo scientifico Filolao di Crotone.
“Oggi, 10 Marzo 2024, ricordiamo il 36esimo anniversario della morte di Francesco Salzano, docente di lettere e consigliere comunale di Afragola (Na) che perse la vita a causa della criminalità organizzata.
A suscitare tale rabbia, da parte della camorra, fu probabilmente la vigorosa somma di denaro che venne stanziata per la ricostruzione post-terremoto che colpì la città nel 1980 e di cui proprio Salzano ricevette la pesante delega per i lavori connessi alla legge 219. Ciò probabilmente fu vista dalla criminalità organizzata come un’ottima occasione per appropriarsi di questo mare di soldi.
Giovedì, 10 marzo 1988, Francesco Salzano era impegnato con il Consiglio Comunale di Afragola, al termine dell’incontro nell’aula consiliare del municipio afragolese, Salzano e Paolo Sibilio, scelsero di continuare la loro serata con una cena in un ristorante di Casoria.
I due salirono a bordo dell’auto di Sibilio, una Volvo 740, ma non arrivarono mai a destinazione. Le loro vite furono strappate via dagli spietati sicari i quali spararono a raffica lasciando senza vita Sibilio, mentre Salzano venne ferito brutalmente e morì poco dopo all’ospedale Nuovo Pellegrini.
Egli diede un prezioso contributo per la risoluzione delle problematiche dello sviluppo territoriale, avendo come esclusivo interesse il progresso della comunità afragolese di cui era figlio.
Tale episodio non fu né il primo e né l’ultimo e ad oggi la lotta contro la mafia è ancora evidente. Ci si chiede se mai un giorno tale criminalità possa essere sconfitta dal nostro paese evitando che altre persone, i quali dedicano la loro vita al benessere dei cittadini, si possano ritrovare nella stessa situazione. Non ci resta che onorare la memoria di Salzano mantenendo vivo il suo ricordo, per far sì che mai nessuno possa dimenticarlo.
Nel 2012, il comune della città di Afragola ha intitolato una strada in sua memoria.”
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene sempre più importante proprio nelle realtà più degradate alimentare programmi atti alla divulgazione della legalità e della cittadinanza responsabile. Occorre stimolare sempre più il confronto tra le generazioni, cercando di recuperare soprattutto i giovanissimi che appaiano agli educatori “problematici” e vulnerabili per la loro condotta o provenienza sociale.
Personaggi del calibro di Salzano insegnano che alcuni ruoli all’interno della società sono basilari per garantirne l’assetto e la legalità; molte volte invece si assiste a campagne denigratorie che sminuiscono alcune professioni per intaccarne la credibilità: docenti, medici, etc. Una “mala educazione” produce ignoranza, sfiducia, manipolazione e lassismo. La scuola ha il dovere di preservare il ricordo e l’esempio dei grandi onde respingere eventuali attacchi sferrati al cuore delle istituzioni proprio quando i giovani smarriscono la propria consapevolezza civica.
Pertanto si richiede al Ministero dell’Istruzione di attivare finanziamenti funzionali a potenziare risorse umane e infrastrutture ai fini del contrasto al sistema mafioso.