Lo dichiara il segretario del Sul Giovanni Marullo
Ferrovie della Calabria: Una partita da non perdere!!!
Lo dichiara il segretario del Sul Giovanni Marullo
Leggiamo su alcuni media locali – dichiara Giovanni Marullo componente della Segreteria Nazionale del Sindacato Unitario Lavoratori Comparto Trasporti – considerazioni critiche sulla scelta della Regione Calabria di acquisire l’azienda pubblica Ferrovie della Calabria, critiche che fanno riferimento a logiche imprenditoriali e quindi inopportune nel caso specifico. Premesso che la Regione Calabria era, da tempo, obbligata dalle leggi vigenti ad assumersi l’onere della proprietà e della gestione dell’azienda calabrese di Trasporto Pubblico Locale, che tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in azienda e i lavoratori della stessa hanno incoraggiato la scelta della Regione e che il Trasporto Pubblico Locale rientra a pieno titolo tra i servizi essenziali che i cittadini, con referendum, hanno espresso la volontà che siano mantenute pubbliche, tutte le iniziative in contrasto con le premesse sono pretestuose, non rispettose della volontà comune e rispondono forse agli interessi delle lobby private che vorrebbero mettere mano a questo prelibato bocconcino. Certo le inefficienze e la gestione timida di questa azienda hanno fatto in modo che FdC, negli anni, accumulasse dei debiti difficilmente assolvibili nel breve periodo vista anche la mancanza di risorse per il settore da parte del Governo; situazione che consapevolmente è stata affrontata dai lavoratori con grande senso di responsabilità e che deve essere affrontata dalla Regione con altrettanta consapevolezza e responsabilità nel rispetto degli accordi intrapresi tra le parti. Questo è il momento di incoraggiare chi è al timone di Ferrovie della Calabria e chi deve dare gli strumenti per rilanciare questa azienda che è patrimonio pubblico. Bisogna pretendere che vengano accertate le responsabilità oggettive di chi ha determinato questa situazione e fare in modo che non possa più determinare danni, bisogna gestire FdC come se fosse un azienda di proprietà senza sperperi e con l’oculatezza necessaria al caso. Non possiamo assistere impassibili alla distruzione di un bene comune ed è nostro dovere far sapere ai cittadini che le responsabilità di questa situazione sono da ricercare a livello nazionale e regionale per quanto i finanziamenti necessari al TPL e dei dirigenti locali per quanto riguarda la gestione. Un buon “padron” cambia il management non svende l’azienda.
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