Carcere e multe fino a 18mila euro per chi getta rifiuti dall’auto

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Codice della strada, multe fino a 18mila euro e carcere per chi getta rifiuti dall’auto: cosa dice il decreto
Le nuove norme del Codice della strada puniscono più duramente chi getta rifiuta dall’auto in corsa o in sosta: si rischia un’ammenda da 1500 a 18mila euro. Vediamo cosa dice il testo del nuovo decreto.

Tempi duri per chi deliberatamente getta rifiuti e cartacce dall’auto in corsa o in sosta, arrecando danni all’ambiente, magari per evitare di fare la raccolta differenziata: comportamenti incivili di questo tipo non saranno più tollerati.
Da sabato, infatti, è entrato in vigore il decreto legge 8 agosto 2025, n.116. che apporta modifiche al Codice della strada. Naturalmente prima dell’entrata in vigore del provvedimento era già vietato lanciare rifiuti dal finestrino della propria auto, come bottigliette di plastica, lattine o sacchetti dell’immondizia, mozziconi di sigaretta. Ma novità consiste nel fatto che da questo momento in poi le forze dell’ordine possono intervenire non soltanto in flagranza ma anche successivamente, basandosi sulle immagini delle telecamere di sorveglianza. E le sanzioni sono salatissime: oltre al pagamento dell’ammenda chi commette l’illecito si vedrà sospesa la patente fino a un massimo di sei mesi. Chi pensa insomma di poter fare il furbo, sperando di liberare l’abitacolo della propria automobile dalla spazzatura senza essere visto, potrebbe essere multato anche settimane dopo, come ricorda il Corriere della Sera di oggi.
Il decreto entrato in vigore modifica l’articolo 15 del Codice della Strada. Si tratta di una questione anche di sicurezza. “Finalmente – ha detto al Corriere Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e referente Anci per la Viabilità Italia – perché non è solo una questione di decoro urbano: un rifiuto lanciato da un mezzo può colpire un motociclista o costringere il veicolo dietro a una frenata improvvisa , provocando magari un tamponamento a catena. E, se finisce in un tombino o in un fosso, diventa un danno ambientale. Ora potremo intervenire in modo più efficace grazie alle telecamere”.